Aleurocanthus spiniferus - Insetto
Aleurocanthus spiniferus, anche noto come Aleurodide spinoso (in inglese Orange Spiny Whitefly), è un minuscolo insetto che è in grado di svilupparsi ai danni di diverse specie di piante arboree e arbustive, in particolare agrumi, e per tale motivo è considerato un organismo nocivo da quarantena rilevante per l’Unione europea, inserito nell’allegato II del Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072.
Si tratta di una specie originaria dell’Asia sud-orientale, diffusasi in Asia tropicale, Africa, nel Pacifico e in Europa. In Italia è stata segnalata per la prima volta nel 2008 in Puglia mentre i primi ritrovamenti nel Lazio risalgono al 2017. La sua attuale distribuzione è riportata sul sito dell’European Plant Protection Organization (EPPO).
Informazioni di dettaglio sulle caratteristiche dell’insetto sono presenti nella scheda tecnica, elaborata da un gruppo di lavoro di esperti dei Servizi Fitosanitari regionali e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria Difesa e Certificazione (CREA DC), approvata dal Comitato Fitosanitario Nazionale (CFN) e revisionata periodicamente per gli aggiornamenti normativi, la distribuzione geografica e le procedure di indagine.
A seguito dei primi ritrovamenti dell’insetto nella città di Roma, nel 2017 è stato approvato un primo piano d’azione con indicazione dell’area infestata all’interno della quale attuare le misure di lotta. Nel corso del 2023 le indagini ufficiali hanno rilevato la ormai diffusa presenza dell’Aleurodide spinoso nelle province di Roma e Latina.
Gli atti adottati per delimitare le aree interessate dall’infestazione e stabilire le misure fitosanitarie di lotta all’Aleurodide spinoso sono elencati nella documentazione di riferimento, i cui link sono di indicati successivamente nella pagina.
La lotta all’insetto nocivo può essere condotta utilizzando, anche in combinazione, le seguenti strategie di difesa:
- trattamenti insetticidi eseguiti nel rispetto della normativa vigente sull’utilizzo di prodotti fitosanitari e in materia di tutela della salute pubblica;
- potatura e distruzione delle parti di piante infestate dall’organismo nocivo.
Ai soggetti impegnati nella commercializzazione di piante o parti di vegetali derivanti da specie ospiti è posto l’obbligo di adottare strategie di difesa tali da consentire la movimentazione di materiale vegetale libero dall’aleurodide.
I manutentori del verde così come altre figure che effettuano le potature dei vegetali ospiti presenti in aziende agricole, parchi, giardini sia pubblici che privati, ubicati nella zona infestata, costituita dall’intero territorio delle province di Roma e Latina escluso le isole pontine, sono tenuti obbligatoriamente a distruggere all’interno dei confini delle suddette province i materiali di risulta.
L’aleurodide spinoso è entrato in modo permanente nelle biocenosi delle aree infestate ed è soggetto a predazione e parassitizzazione da parte di diversi antagonisti naturali.
Ecto-endoparassiti del genere Eretmocerus (Laudonia, comunicazione personale) possono essere ritrovati frequentemente negli ambienti laziali.
Tra i coccinellidi, Clitostethus arcuatus preda le uova e le ninfe (El Kenawy et al., 2016) mentre Delphastus catalinae è stato rilevato in diversi siti italiani in associazione con l’Aleurodide spinoso e altre specie simili, rappresentando un promettente agente di controllo biologico (Nugnes et al., 2020), in quanto, tra l’altro, è disponibile in allevamento da parte di una biofabbrica.
Un altro insetto, Serangium montazerii, ritrovato in Sicilia su foglie di agrumi (Cocuzza et al., 2023), si alimenta a spese di uova e ninfe dei primi stadi di sviluppo dell’Alurodide spinoso e rappresenta un altro interessante agente di controllo biologico.
Determinazione n. G10874 del 31/07/2017 - Prima delimitazione e piano d’azione
Determinazione n. G00301 del 15/01/2024 - Aggiornamento delimitazione e piano d’azione
