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Xylella Fastidiosa

Il batterio Xylella fastidiosa, subspecie multiplex è stato ritrovato, a partire da ottobre 2021, nel territorio laziale in aree delimitate ricadenti attualmente nei Comuni di Canino, Montalto di Castro e Tarquinia. 

Il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 DELLA COMMISSIONE del 14 agosto 2020 e s.m.i., relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa (Wells et al.), è la normativa di riferimento che, all’art. 34, stabilisce che le autorità fitosanitarie competenti siano promotrici di  “Campagne di sensibilizzazione” mettendo a disposizione del pubblico, degli operatori professionali e di chiunque altro possa essere interessato, le informazioni riguardanti l’organismo nocivo e la minaccia che esso può rappresentare per l’ambiente in generale e per il comparto agricolo in particolare.

La norma esplicita, altresì, che suddette campagne informative debbano riguardare in particolar modo le aree che sono state delimitate in funzione della presenza dell’infezione batterica al fine di far meglio comprendere l’adozione di quelle misure ritenute capaci di prevenire e limitare la diffusione dell’infezione, al fine di un interesse comune.

È per tale motivo che il Servizio Fitosanitario della Regione Lazio, come autorità fitosanitaria competente, ha predisposto questa pagina web dedicata ad una informazione ricorrente sulle conoscenze acquisite nel tempo e che nel tempo saranno aggiornate.

Chiunque accederà a questa pagina e avrà modo di consultare la documentazione presente, deve essere consapevole dei tempi tecnici che occorrono e occorreranno per esperire le indagini previste, per valutare le condizioni epidemiologiche riscontrate, per rappresentare lo status fitosanitario aggiornato di un’area geografica. 

LA NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO 

LE DIVERSE SUBSPECIE DI XYLELLA FASTIDIOSA E LE PIANTE OSPITI E SPECIFICATE

Ci sono quattro sottospecie di Xylella fastidiosa in tutto il mondo — fastidiosa, pauca, multiplex e sabbiosa — anche se sono state identificate altre sottospecie (ad esempio morus) e ricombinazioni all'interno della stessa o diverse sottospecie. Il batterio vive nel tessuto xilematico della pianta ed è normalmente diffuso dagli insetti vettori che si nutrono della linfa presente nello xilema della pianta.

I sintomi associati alla presenza della Xylella fastidiosa nelle piante variano notevolmente da infezioni latenti alla morte della pianta entro un tempo limitato, a seconda della specie vegetale ospite, del livello di inoculo batterico, della sottospecie interessata o persino delle specifiche ricombinazioni all'interno della stessa o di diverse sottospecie, nonché dalle condizioni climatiche. Una raccolta dei sintomi, classificati per pianta ospite, è reperibile a questo link.

Due diverse categorie di specie vegetali sono disciplinate dal regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 della Commissione:

  • Piante ospiti: vegetali da impianto, diverse dalle sementi, ritrovate in tutto il mondo infette da Xylella fastidiosa in condizioni naturali e confermate da almeno due diversi metodi diagnostici, come da Allegato I del regolamento UE/1201/2020 
  • Piante specificate: piante ospiti che sono state trovate infettate in tutto il mondo da specifiche sottospecie di Xylella fastidiosa (ad esempio multiplex, pauca, fastidiosa). L'elenco delle piante specificate è limitato alle sottospecie rilevate nel territorio dell'Unione, come da Allegato II del regolamento UE/1201/2020

Quelle di interesse per i focolai rinvenuti ad oggi nel Lazio fanno riferimento all’elenco delle specie ospiti della sottospecie multiplex. 
 
LA DISTRIBUZIONE DI XYLELLA FASTIDIOSA NEL MONDO E IN EUROPA

L’ European Plant Protection Organization (EPPO) - organizzazione intergovernativa della regione euromediterranea, responsabile della cooperazione in ambito fitosanitario – nel suo database riporta a questo link l’attuale distribuzione a livello mondiale di Xylella fastidiosa

Nello specifico in Europa la situazione attuale della diffusione del batterio, in corso di aggiornamento con l’inclusione delle aree individuate nel Lazio dal 2021 ad oggi, è dettagliata nell’ Allegato III del regolamento UE/1201/2020

 

Informazioni e contatti

Dirigente del Servizio Fitosanitario Regionale
Dott. Bianchi Alessandra 
e-mail: servizio.fitosanitario@regione.lazio.it
PEC: agrifitosanitario@pec.regione.lazio.it

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