Screening oncologici
Gli screening oncologici, costituiscono un "profilo assistenziale complesso", basato su evidenze scientifiche. Coinvolgono un elevato numero di professionalità e diverse strutture che devono integrarsi per raggiungere gli obiettivi di salute proposti quali la diminuzione della mortalità specifica (mammella) e/o l'incidenza delle lesioni neoplastiche (cervice e colon retto).
I Programmi di screening sono Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) pertanto devono essere garantiti a tutta la popolazione bersaglio. Nell'ambito di questi percorsi organizzati il soggetto viene chiamato dalla ASL di residenza attraverso una lettera di invito per effettuare il test di screening. Se il test risulta essere sospetto o positivo il soggetto viene inviato ad approfondimento diagnostico fino all'eventuale trattamento chirurgico nelle strutture di riferimento. Tutto il percorso è monitorato e valutato attraverso un sistema di indicatori di processo e di esito, sia a livello regionale che nazionale. Per essere efficaci i Programmi di screening devono raggiungere l'intera popolazione bersaglio e garantire una adeguata partecipazione al test di screening.
La Regione Lazio ha il ruolo di monitorare le attività dei programmi attuati dalle ASL attraverso verifiche periodiche e di rispondere al debito informativo nei confronti dell'Osservatorio Nazionale Screening (ONS). Gestisce inoltre il Sistema Informativo dei Programmi di Screening Oncologici (SIPSOweb), strumento che permette la gestione da parte delle ASL dell'intero percorso di prevenzione offerto ai soggetti bersaglio e, attraverso estrazioni periodiche di dati effettua il monitoraggio delle attività svolte ed esprime valutazioni attraverso il calcolo degli indicatori dettati dall'ONS.
Oltre alle attività di monitoraggio e valutazione la Regione ha i seguenti compiti:
- formazione degli operatori nell'ottica del miglioramento continuo della qualità
- coordinamento e gestione di gruppi di lavoro
- aggiornamento dei protocolli diagnostici terapeutici sulla base della revisione delle linee guida nazionali ed europee
Il Piano Regionale della Prevenzione, 2021-2025 (DGR 970/2021) recepisce le direttive del Ministero della Salute contenute nel Piano Nazionale.
Il consolidamento e la qualificazione dei programmi di screening organizzati rientrano nelle linee di intervento prioritarie nell'ambito di tale piano.
Il manuale di identità visiva offre uno strumento di lavoro che intende assicurare omogeneità e standardizzazione nei processi di comunicazione attraverso una razionalizzazione delle diverse modalità operative attualmente adottate dalle singole ASL regionali.
Per Identità Visiva si intende l'insieme di tutti gli elementi che caratterizzano l'immagine delle strutture coinvolte nella realizzazione dei Programmi di Screening della mammella, del collo dell’utero e del colon retto, in coerenza con la nuova identità visiva adottata per il SSR del Lazio.
Il manuale elenca gli elementi che costituiscono gli standard grafici istituzionali e definisce le modalità di applicazione per una corretta personalizzazione.
Data di aggiornamento/verifica: 24/03/2023