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Caregiver familiare

La Regione Lazio riconosce e supporta il “Caregiver familiare”, definito dalla L.R. 11/2016 come la “persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura di una persona non autosufficiente o comunque in condizioni di necessario ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé”.

Il Piano Sociale regionale sottolinea l’importanza dell’attività di cura familiare nelle politiche di welfare ed indica, tra le priorità attuative, la disciplina per il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare i cui bisogni devono essere tutelati attraverso specifici interventi ed azioni di supporto che si concilino, in ogni caso, con le esigenze della persona assistita.

La Regione Lazio, con la Deliberazione di Giunta regionale n. 341/2021, ha riconosciuto formalmente il ruolo centrale del caregiver familiare nei percorsi di assistenza domiciliare alla persona con disabilità e non autosufficiente, considerandolo non solo come soggetto del sistema dei servizi ma anche titolare di specifici e legittimi bisogni che la Regione vuole tutelare promuovendo azioni in suo favore ed adeguate forme di supporto.

Le Linee guida regionali si pongono come cornice di riferimento cui possano raccordarsi, in modo trasversale ed integrato, le iniziative promosse dai diversi attori istituzionali. Un contributo importante sarà dato anche dalle associazioni rappresentative, dalle parti sociali, dagli enti del terzo settore e dalle Consulte.

Per ogni opportunità che li riguardi, il riferimento per i cittadini interessati è sempre il Punto Unico di Accesso, o il servizio sociale del distretto sociosanitario.

Gli strumenti messi in campo dalle Linee Guida:

Tra gli strumenti messi in campo con le Linee Guida, vi sono alcune azioni di sistema:

  • informazione istituzionale, con la creazione sul sito della Regione Lazio di un apposito spazio dedicato alla figura del caregiver familiare contenente tutte le principali informazioni e comunicazioni (atti amministrativi, descrizione delle misure di sostegno oggetto di pianificazione regionale e territoriale, procedure di accesso, modulistica, iniziative/eventi);
     
  • formazione/informazione di base, con la creazione di appositi moduli rivolti a coloro che prestano attività di assistenza e cura in ambito familiare, non necessariamente ancora riconosciuti come Caregiver familiari, con l’obiettivo di favorire la conoscenza e l’empowerment del ruolo stesso di caregiver (la formazione potrà prevedere anche moduli specifici in relazione alle caratteristiche ed ai bisogni di assistenza e relazionali di determinate disabilità);
  • sensibilizzazione sulla condizione del caregiver, sui principali bisogni e fattori di rischio legati all’onere di cura, promuovendo la creazione di una rete allargata di sostegno e di contrasto all’isolamento sociale del caregiver familiare.

La Regione Lazio si riserva di finanziare, con proprie risorse, anche appositi corsi di formazione professionale rivolti agli operatori dei servizi sociali e sanitari coinvolti, a vario titolo, nella presa in carico e nella relazione con i “caregiver familiari (assistenti sociali, educatori, psicologi, ecc.). Tale attività di formazione ed aggiornamento vuole contribuire ad implementare le competenze e gli strumenti di lettura e valutazione della condizione del “caregiver familiare” come soggetto autonomo e distinto dall’assistito per individuare misure di sostegno personalizzate ed appropriate.

Inoltre, importanti azioni regionali a carattere trasversale sono quelle concernenti interventi specifici di politica attiva sul lavoro, di supporto scolastico in caso di giovani caregiver, di accesso facilitato ai servizi sanitari per favorire la conciliazione dei tempi dedicati all’assistenza con le esigenze di cura del caregiver.

La disciplina ha introdotto anche nuovi strumenti operativi: la “scheda caregiver familiare” che sarà utilizzata su tutto il territorio regionale e consentirà una rilevazione dei caregiver formalmente riconosciuti a livello distrettuale e la “Sezione caregiver familiare”, parte integrante del PAI della persona con disabilità o non autosufficiente che scelga tale modalità assistenziale.

In tale Sezione saranno indicate tutte le misure di sostegno programmate in favore del caregiver in base alla valutazione del suo carico assistenziale e delle ricadute che questo ha sul piano personale, relazionale, psicologico e lavorativo.

Normativa:

  • DGR n. 239 del 25/05/2023 - Decreto 17 ottobre 2022. Programmazione degli interventi per la valorizzazione del ruolo
    di cura e di assistenza del caregiver familiare
  • DGR n. 401 del 07 giugno 2022 - Programmazione delle misure di sostegno al ruolo di cura ed assistenza del caregiver familiare
  • DGR n. 341 del 08 giugno 2021 - Approvazione delle “Linee guida regionali per il riconoscimento del “caregiver familiare”, la valorizzazione sociale del ruolo e la promozione di interventi di sostegno”

Le misure di sostegno previste in risposta ai bisogni informativi/formativi del Caregiver si articolano in: 

 

  • attività di informazione base sulle procedure per l’accesso alle prestazioni assistenziali offerte dal sistema integrato ed orientamento alle diverse opportunità e misure di sostegno per il “Caregiver familiare”:
     
  • attività di informazione sulle associazioni rappresentative di promozione sociale e di volontariato attive sul territorio per la tutela del “Caregiver familiare”:
     
  • educazione di base al ruolo e alla cura (educational care):
     
  • inserimento in iniziative di formazione e/o psico-educazione di gruppo:
     
  • Supervisione operativa e addestramento nell’attività assistenziale per i bisogni della persona assistita dopo valutazione delle competenze da rafforzare;
     
  • addestramento all'utilizzo di semplici ausili;
     
  • riconoscimento delle competenze.
     

Le misure di sostegno previste in risposta ai bisogni di supporto pratico operativo del caregiver si articolano in: 


Sostituzione programmata 

  • accoglienza temporanea dell’assistito in struttura residenziale o semi-residenziale;
     
  • sollievo a domicilio mediante iniziative che consentano al caregiver familiare dei momenti di pausa, anche rimanendo nel proprio domicilio, come sostituzione programmata (es 1 g. al mese) al domicilio per consentire al caregiver familiare il recupero di spazi propri nella comunità;
     
  • sostituzione domiciliari di sollievo in caso di assenza programmata del caregiver per motivi clinici o in altre situazioni di particolari necessità.
     
  • Sostituzione in emergenza attraverso la sostituzione nelle situazioni impreviste di temporanea impossibilità ad assistere del caregiver familiare.

Ulteriori attività di supporto pratico

  • favorire la ricerca di un assistente familiare in caso di richiesta e/o necessità sopravvenuta da parte del caregiver familiare:
     
  • favorire il raccordo e l’attivazione della rete di associazionismo e volontariato territoriale;
     
  • affiancamento a supporto dell’intervento:
     

Le misure di sostegno previste in risposta ai bisogni emotivi relazionali del caregiver familiare si articolano in:

  • proposta/attivazione di consulenze psicologiche (individuale o familiare);
     
  • proposta di inserimento in percorsi di auto mutuo aiuto e sostegno;
     
  • valutazione e rivalutazione dello stress del caregiver;
     
  • proposta di inserimento in percorsi orientati alla gestione dello stress;
     
  • proposta di partecipazione a gruppi finalizzati (es. attività ludiche/ricreative, attività sportive, gruppi di cammino, ecc.).

I distretti socio sanitari dovranno attenersi alle procedure operative ed alle tempistiche, previste dalla DGR 341/2021, per l’attivazione di tali misure in modo da garantire un’attuazione omogenea a livello territoriale. 

Ciò sarà oggetto di un’attività di monitoraggio in costante rapporto con i distretti socio sanitari e confronto con gli organismi di rappresentanza e le parti sociali per ovviare ad eventuali criticità operative che dovessero emergere in una fase di prima applicazione. 

L’obiettivo è garantire, nel medio termine, una risposta pubblica realmente efficace.
Con la stessa DGR 341/2021 sono state finalizzate le risorse statali del Fondo per il sostegno al ruolo di cura ed assistenza del caregiver familiare di cui all’art. 1, comma 254 della legge 205/2017 che, per la Regione Lazio, nel triennio 2018 – 2020, ammontano complessivamente ad euro 6.230.297,18.

Il 95% dello stanziamento, euro 5.918.782,32, sarà assegnato ai distretti socio sanitari per l’attivazione delle misure di sostegno secondo le priorità di destinazione indicate dallo stesso decreto di riparto 27 ottobre 2020. Il restante 5% è destinato alla realizzazione di azioni regionali di sistema già sopra richiamate.

Per quanto attiene le misure di sostegno realizzate con l’utilizzo delle risorse statali di cui al menzionato Fondo, i beneficiari saranno coloro che rientrano nella definizione di caregiver familiare dettata, per la prima volta, a livello di normativa nazionale (art. 1, comma 255 Legge 205/2017).
 

Informazioni e contatti

•    e-mail: inclusione.fragilita@regione.lazio.it
•    Tel. 06.51688180

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