Piani sociali di zona
I Piani sociali di zona sono lo strumento di programmazione degli interventi e dei servizi del sistema integrato locale da realizzare nell’ambito del distretto sociosanitario quale ambito territoriale ottimale all’interno del quale i comuni esercitano in forma associata, le funzioni e i compiti di cui all’articolo 35, commi 2 e 3 della legge regionale 11/2016.
Il piano ha durata triennale e viene aggiornato annualmente. Gli interventi e i servizi del sistema integrato dei servizi sociosanitari dei Piani sociali di zona sono rivolti alle persone che si trovano in determinate situazioni di ordine socioeconomico e sulla base di piani personalizzati di assistenza che, in presenza di bisogni complessi del cittadino, è predisposto in base ad una valutazione multidimensionale della situazione della persona, tenendo conto della natura del bisogno, della complessità, dell’intensità e della durata dell’intervento assistenziale.
I Distretti sociosanitari sono stati individuati nella deliberazione della Giunta regionale n. 660 del 17 ottobre 2017. Il distretto sociosanitario costituisce l’ambito territoriale ottimale all’interno del quale i comuni esercitano in forma associata, utilizzando le forme associative di cui al titolo II, capo V, del d.lgs. 267/2000 e successive modifiche, le funzioni e i compiti relativi alla programmazione e gestione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali. Rappresenta altresì la dimensione territoriale in cui si integrano le prestazioni sociali a valenza sanitaria erogate dai comuni in forma associata e le prestazioni sanitarie a valenza sociale erogate dalle aziende sanitarie locali.
Le prestazioni inerenti gli interventi e i servizi rientranti nei livelli essenziali delle prestazioni e individuati all’articolo 22 della L.R. 11/2016 e dal piano sociale nazionale debbono avere una gestione associata a livello di ambito territoriale sociale.
Gli organismi di indirizzo politico dei distretti sociosanitari (comitato/assemblea dei sindaci del distretto, organi dell’unione di comuni, assemblea consortile nei consorzi) svolgono le funzioni di indirizzo e programmazione dei servizi e degli interventi del piano sociale di zona.
I distretti sono 37 compreso il Comune di Roma Capitale comprendente i 15 municipi nei quali è suddiviso il suo territorio.
Elenco Distretti Sociosanitari del Lazio
Cartina Distretti Sociosanitari del Lazio
L’articolo 31 del testo unico sull’ordinamento degli enti locali (TUEL) , approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. prevede che gli enti locali per la gestione associata di uno o più servizi e l'esercizio associato di funzioni possono costituire un consorzio . La Regione ritiene che il Consorzio sociale rappresenti un passo significativo verso una gestione più efficiente e collaborativa dei servizi sociali, promuovendo la sinergia tra i Comuni e migliorando la qualità e l’omogenea erogazione dei servizi sociali nell’ambito dei distretti sociosanitari.
Il documento "Vademecum per la costituzione di consorzi ex articolo 31 del TUEL per la gestione associata dei
servizi sociali nell'ambito dei distretti sociosanitari di cui alla legge regionale 10 agosto 2016, n. 11"., approvato con determinazione dirigenziale del Direttore della Direzione regionale Inclusione sociale n G05559 del 13 maggio 2024 è uno strumento elaborato in collaborazione con la “Comunità di pratiche” formata dai Consorzi sociali del Lazio già attivi e da esperti della Banca Mondiale al fine di creare un supporto tecnico e amministrativo agile per gli amministratori locali che stanno valutando l'opportunità di dare vita a una gestione associata dei servizi sociali attraverso il modello del Consorzio sociale ex articolo 31 del TUEL.
La trattazione rappresentata nel documento non può comunque considerarsi definitiva, per le molte tematiche affrontate e per la possibile evoluzione normativa in materia. Per questo motivo la trattazione continuerà nell’ambito della Comunità di pratica e delle FAQ con cui verranno analizzate di volta in volta le specifiche istanze dei territori e a quelle si rimanda per ogni possibile aggiornamento.
L’Ufficio di Piano (UdP) è la struttura tecnico-amministrativa deputata a organizzare e gestire i servizi e gli interventi sociali del sistema integrato sociale erogati a livello dei distretti socio sanitari, sulla base della programmazione dei Piani sociali di Zona, alla cui elaborazione provvede e contribuisce dal punto di vista tecnico.
Ai sensi dell’art. 45 della L.R. n. 11/2016, l’UdP provvede in particolare a:
a) predisporre la proposta di piano sociale di zona e a curarne l’attuazione;
b) gestire le risorse finanziarie per l’attuazione del piano sociale di zona e l’erogazione degli interventi e dei servizi sociali del sistema integrato locale a livello distrettuale;
c) curare i rapporti con l’azienda sanitaria locale territorialmente competente per l’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari;
d) curare i rapporti con le strutture della Regione competenti in materia di politiche sociali;
e) curare i rapporti con i soggetti, pubblici e privati, operanti nel distretto in ambito sociale e con gli enti del terzo settore per garantire la partecipazione alla programmazione e alla co-progettazione degli interventi e dei servizi e la concertazione con le organizzazioni sindacali
f) organizzare la raccolta sistematica e l’analisi dei dati e delle informazioni, con particolare riferimento ai servizi presenti sul territorio e ai bisogni sociali emergenti, anche al fine dell’implementazione del sistema informativo dei servizi sociali;
g) fornire supporto tecnico alla Conferenza locale sociale e sanitaria
All’UdP è preposto un coordinatore responsabile Ad esso compete la titolarità/responsabilità dei procedimenti inerenti:
- l’adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi attuativi del Piano Sociale di Zona,
- la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa,
- l’organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo, con annessa responsabilità, per il conseguimento dei risultati, nell’ambito dei programmi e degli atti di indirizzo definiti dagli organi istituzionali di appartenenza.
Al fine di favorire la fruizione da parte degli utenti dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari erogati nell’ambito del distretto, i comuni e le aziende sanitarie locali istituiscono in ogni ambito territoriale ottimale un punto unico di accesso all’insieme dei servizi stessi (PUA).
In ogni distretto sociosanitario deve essere strutturato almeno un PUA e, ove per motivi demografici e/o territoriali se ne ravvisi la necessità, è possibile prevederne più sedi all’interno dello stesso distretto
Ad oggi, il ruolo strategico attribuito alle Case della Comunità dalle rinnovate politiche per la non
autosufficienza comporta, di fatto, il superamento del modello attuale di PUA e la necessità d iimpegnarsi per la loro realizzazione e diffusione, su tutto il territorio regionale, come presidi semplici e di facile individuazione, deputati all’accoglienza e all’assistenza di prossimità.
L’evoluzione della precedente Casa della Salute, in cui è ubicato il PUA ai sensi della DGR 149/2018, nella Casa della Comunità dovrà assicurare agli utenti anche una maggiore integrazione tra i diversi servizi sanitari distrettuali ed aziendali e, dunque, il collocamento dei PUA presso le Case della Comunità potrà, progressivamente, garantire a ciascun utente risposte più complete ed un accesso facilitato ai servizi di salute anche non strettamente legati alla condizione di non autosufficienza.
Questa scelta organizzativa rientra nella più generale strategia di territorializzazione della sanità e di avvicinamento dei servizi ai cittadini, ritenuta imprescindibile specie dopo l’esperienza della pandemia da Covid-19, e coinvolge in particolare modo gli utenti non autosufficienti, anziani e non. Nelle more del processo di rafforzamento dei PUA presso le Case della Comunità, continueranno ad operare ed a svolgere le funzioni i PUA già esistenti sul territorio regionale.
La Piattaforma informatica dei Piani sociali di zona è uno strumento volto a favorire da un lato la dematerializzazione dei processi e dei procedimenti amministrativi e dall’altro una più efficace azione di monitoraggio ed analisi della programmazione sociale nel suo insieme sia a livello locale che regionale.
Il SI – PSDZ consente:
- alla Regione Lazio di inserire i provvedimenti relativi alla programmazione annuale nonché gli atti con i quali vengono trasferite le risorse al Comune di Roma Capitale e ai distretti socio-sanitari;
- agli Uffici di piano del Comune di Roma Capitale e dei distretti socio-sanitari di implementare la piattaforma con tutte le informazioni, i dati e la documentazione relativi alla programmazione delle attività e degli interventi previsti nel proprio Piano Sociale di Zona, allocando in maniera adeguata e congrua le risorse a disposizione sui diversi interventi e attività, al fine di attuare un sistema di monitoraggio amministrativo e finanziario, attraverso strumenti per la valutazione sullo stato dei bisogni e del sistema locale dei servizi.
Linee guida e “Regole e modalità di impiego”, Manuali Operatori/Utenti Distretto e Regione e Moduli di richiesta Registrazione/Profilazione sono stati approvati con Determinazione n. G00506 del 18/01/2023.
Deliberazione Giunta Regionale n. 514 del 11/07/2024 - Schema di piano sociale regionale 2025-2027
Deliberazione Giunta Regionale n. 454 del 08/08/2023 - Approvazione delle “Linee guida sul potenziamento della governance del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali e regolamentazione del potere sostitutivo ai sensi dell’art. 19 della legge regionale 14/1999”
Deliberazione del consiglio Regionale n. 1 del 24/01/2019 – Piano Sociale Regionale denominato ‘Prendersi Cura, un Bene Comune’, di seguito denominato Piano sociale regionale.
L.R. n. 11. del 10/08/2016 - Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio
Informazioni e contatti
Link correlati
- Deliberazione Giunta Regionale n. 453 del 08/08/2023 - Modifiche alle deliberazioni della Giunta regionale nn. 584/2020 e 585/2020. Fissazione dei termini per la presentazione dei piani sociali di zona di cui all’articolo 48 della l.r. 11/2016 per il trie
- Determinazione dirigenziale n. G00506 del 18/01/2023 - Approvazione degli strumenti per l'utilizzo del Sistema informativo dei Piani Sociali di Zona SI-PSDZ. Componente del SISS ai sensi della DGR 527/2021.
- Determinazione dirigenziale n. G04014 del 04/04/2022 - Articolo 64, comma 4 bis, della legge regionale 10 agosto 2016, n. 11. Rendicontazione delle spese sostenute dai distretti sociosanitari.
- Deliberazione della Giunta regionale n. 10 del 19/01/2021 - Rettifica della deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1062 recante "Revoca delle deliberazioni della Giunta regionale 21 novembre 2017, n. 751 e 5 febbraio 2019, n. 65. Approv
- Deliberazione della Giunta regionale n. 1063 del 30/12/2020 - Approvazione delle "Linee Guida in ordine all'organizzazione, alla dotazione organica e al funzionamento degli Uffici di piano del Comune di Roma Capitale, ai sensi dell'articolo 45 della legge
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Data di aggiornamento/verifica: 13/02/2025