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NUR - Numero Unico Regionale 06 99 500

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Gruppo Tecnico Interdisciplinare

Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 782 del 16 Novembre 2021, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio B.U.R.L. n. 108 del 23/11/2021, in Attuazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) 2030 ed ai sensi delle Disposizioni ed indirizzi di governance per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER) individuate dall’Art. 3.1.1 della Legge Regionale 16 dicembre 2011, n. 16 e s.m.i., è istituito il “Gruppo tecnico interdisciplinare (GTI) per l’individuazione delle aree idonee e non idonee FER”, ovvero delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili.

Con successive Deliberazioni della Giunta regionale n. 171 del 12 maggio 2023 e n. 774 del 03 ottobre 2024 sono state apportate modifiche alla composizione del Gruppo Tecnico Interdisciplinare ed è stato dato avvio al processo di individuazione nel territorio regionale delle superfici e aree di cui all’articolo 1, comma 2, del DM 21 giugno 2024, secondo i principi e criteri previsti dal Titolo II, al fine di raggiungere l’obiettivo di potenza complessiva al 2030 di cui alla tabella A dell’articolo 2 del medesimo DM.

Il GTI è composto da rappresentanti delle diverse direzioni regionali competenti in materia ambientale, paesaggistica, agricola, di difesa del suolo oltreché energetica, con il compito di:

  • fornire ai comuni adeguato supporto tecnico per lo svolgimento delle attività di individuazione delle aree non idonee ai sensi dei commi 3 e 4 bis dell’articolo 3.1, in coerenza con i criteri di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 settembre 2010 e con le disposizioni del PTPR, in particolare, adottando i seguenti criteri:
    • tutela delle zone agricole caratterizzate da produzioni agro-alimentari di qualità, quali denominazione di origine protetta (DOP), indicazione geografica protetta (IGP), specialità tradizionali garantite (STG), denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) e indicazione geografica tipica (IGT);
    • minimizzazione delle interferenze dirette e indirette sull’ambiente legate all’occupazione del suolo ed alla modificazione del suo utilizzo a scopi produttivi
    • tutela della continuità delle attività di coltivazione agricola, anche mediante l’utilizzo di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli e mediante sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto sulle colture;
    • per gli impianti fotovoltaici collocati a terra insistenti in aree agricole, la disponibilità di superficie del fondo pari a tre volte la superficie dell’impianto, inteso quale proiezione sul piano orizzontale dei pannelli, in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola;
    • localizzazione area idonea primaria nei territori già degradati a causa di attività antropiche e della presenza di siti industriali, cave, discariche o altri siti contaminati ai sensi della Parte quarta, Titolo V, del d.lgs. 152/2006;
    • localizzazione area idonea secondaria nei territori classificati dal PTPR come “Paesaggio agrario di continuità”, ossia caratterizzati dall’uso agricolo ma parzialmente compromessi da fenomeni di urbanizzazione diffusa o da usi diversi da quello agricolo;
  • effettuare un’analisi delle aree potenzialmente idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili previsti dalla normativa europea e statale vigente, in armonia con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) ed in coerenza con i criteri ivi previsti, nonché con le disposizioni del P.T.P.R.;
  • valorizzare e promuovere le innovazioni tecnologiche, in particolare dell’agro-voltaico, per una efficace integrazione di produzione agricola ed energetica, nonché i progetti che prevedono l’utilizzo di aree già degradate da attività antropiche, tra cui le superfici di aree industriali ed artigianali dismesse, le aree assoggettate a bonifica, le cave, le discariche, i siti contaminati, o comunque il ricorso a criteri progettuali volti ad ottenere il minor consumo possibile del territorio, sfruttando al meglio le risorse energetiche disponibili.

Il GTI è coordinato dall’Assessore Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica, Sostenibilità o suo delegato e costituito da referenti delle Direzioni Regionali “Ambiente, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica e Sostenibilità, Parchi”, “Agricoltura e Sovranità alimentare, caccia e pesca, foreste”, “Emergenza, Protezione civile e NUE 112”, “Ciclo dei Rifiuti”, “Lavori Pubblici e Infrastrutture, Innovazione Tecnologica”, “Trasporti, Mobilità, Tutela del Territorio, Demanio e Patrimonio”, “Urbanistica e Politiche abitative, Pianificazione Territoriale, Politiche del Mare”, “Sviluppo economico, attività produttive e ricerca”, con il supporto tecnico-scientifico di Arpa Lazio, ARSIAL, ASTRAL S.p.A., Lazio Innova S.p.A. e Lazio Crea S.p.A., e dell’eventuale contributo di altre strutture regionali e di altri soggetti esterni quali, a titolo di esempio, i concessionari dei servizi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, nonché il GSE e RSE, depositari dei dati inerenti alla localizzazione degli impianti esistenti nei territori e alla disponibilità di risorse energetiche endogene nonché di esperti del settore e della collaborazione di enti pubblici e privati e degli Enti locali, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Linee guida e di indirizzo regionali di individuazione delle aree non idonee per la realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER) - Dgr n. 390 del 7 giugno 2022

Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 390 del 7 giugno 2022, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio B.U.R.L. n. 50 del 14/06/2022, in Attuazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) 2030 ed ai sensi Art. 3.1 della Legge Regionale 16 dicembre 2011, n. 16 e ss.mm.ii. è stato redatto il documento concernente Linee Guida e di indirizzo regionali di individuazione delle aree non idonee per la realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER).

Il documento consente alla Regione Lazio, nel suo ruolo di programmazione ed indirizzo, di fornire ai Comuni efficaci strumenti operativi per l’individuazione delle aree non idonee alla realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER), caratterizzati da un’omogeneità di metodo, criteri ed obiettivi. Nello specifico:

  • fornisce una ricognizione delle disposizioni volte alla tutela dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, delle tradizioni agro-alimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale, ai sensi di quanto disposto dal paragrafo 17.1 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 10 settembre 2010;
  • fornisce le indicazioni, sull’intero territorio regionale, delle aree non idonee alla realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER), in coerenza con i criteri di cui al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 10 settembre 2010 e con le disposizioni del PTPR, in particolare adottando i criteri di cui all’art. 3.1.1 comma 2 lett. a) della Legge Regionale 16 dicembre 2011, n. 16 e ss.mm.ii.;
  • fornisce le linee guida regionali per supportare i Comuni della Regione Lazio nell’individuazione delle aree non idonee all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra.

L’intento è, pertanto, di offrire un quadro territoriale di riferimento, definito e pienamente condiviso, rispetto al quale pianificare sul territorio regionale lo svolgimento di attività per favorire lo sviluppo di impianti da FER, ispirato a valorizzare fortemente la sostenibilità ambientale, sociale ed economica e con l’obiettivo di accompagnare la transizione del sistema energetico nazionale alla decarbonizzazione e, dunque, di contemperare le politiche di tutela del paesaggio, dell’ambiente, della conservazione del suolo e del suo uso compatibile tra produzione agroalimentare e valorizzazione delle energie rinnovabili e di riduzione delle emissioni di gas climalteranti.

In sintesi, gli indirizzi dettati dalle presenti Linee Guida possono rappresentare un valido e utile strumento di riferimento delle potenziali aree, in coerenza con la disciplina degli strumenti di pianificazione paesaggistica e di settore aventi rilevanza territoriale, dove non sarà consentito intraprendere procedimenti volti alla realizzazione di impianti alimentati da FER, ferme le eccezioni/deroghe normative e procedurali in vigore.

In coerenza a quanto indicato nelle presenti Linee Guida, con successivo atto amministrativo saranno approvate specifiche linee di indirizzo di supporto alle pubbliche amministrazioni, nell’ambito dei procedimenti volti al rilascio dei titoli autorizzativi per la costruzione degli impianti FER, nonché agli operatori per i necessari studi, indagini e valutazioni nell’ambito dei procedimenti autorizzativi alla costruzione/installazione di impianti FER nella Regione.

Informazioni e contatti

Data di aggiornamento/verifica: 11/10/2024

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