Le Città sostenibili - Il Progetto “Il Lazio, la Regione delle Bambine e dei Bambini”
La Regione Lazio, con Deliberazione di Giunta Regionale n. 408/2013, aderisce al Progetto Internazionale “La Città dei bambini”, istituendo lo specifico progetto regionale “Il Lazio, la Regione delle bambine e dei bambini” e siglando l’Accordo di collaborazione, tutt’oggi in essere, con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ideatore del Progetto internazionale e partner scientifico del Progetto regionale.
Obiettivo del Progetto è trasformare le città con l’aiuto dei bambini rendendole migliori per tutti, più accoglienti, salutari, sostenibili e sicure, supportando gli Enti aderenti nel processo di revisione delle priorità dell’azione amministrativa.
La Regione Lazio si rivolge pertanto ai Sindaci dl Lazio e ai Presidenti dei Municipi di Roma Capitale proponendo una nuova filosofia di governo delle città, attraverso la partecipazione attiva dei bambini alle scelte delle amministrazioni, avendo cura dei loro diritti in ottemperanza alla Convenzione ONU dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza) e in assoluta coerenza con l’ampia e articolata Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile.
Il Progetto propone notevoli cambi di priorità tra cui la restituzione degli spazi urbani alla pedonabilità per scoraggiare l’utilizzo delle auto e favorire l’autonomia di sposamento dei bambini in città, riconsegnandogli strade e piazze dove poter giocare liberamente.
La partecipazione dei bambini al governo della città e la loro autonomia di movimento si concretizzano attraverso le seguenti proposte:
- L’istituzione del Consiglio dei Bambini, organo consultivo dei Sindaci e dei Presidenti delle Amministrazioni locali, che con l’aiuto di un adulto coordinatore elabora proposte e suggerimenti per cambiare la città
- La Progettazione partecipata, esperienze di cittadinanza attiva da parte dei bambini per la progettazione la riqualificazione degli spazi urbani
- L’iniziativa A scuola ci andiamo da soli, per la restituzione del diritto dei bambini di
muoversi in autonomia e libertà di gioco nello spazio urbano, partendo dall’ individuazione e progettazione dei percorsi di autonomia di mobilità nel tragitto casa-scuola.
Visto l’interesse per il Progetto da parte delle Amministrazioni locali, per la rilevanza in termini di sostenibilità e promozione della salute dei cittadini e di partecipazione alla vita pubblica, la Regione Lazio ha fortemente voluto istituire nel 2016 la Rete regionale delle città che aderiscono al Progetto, e nel 2018 il Laboratorio regionale per il supporto e il coordinamento delle attività via via intraprese dai Comuni e dai Municipi.
La Rete regionale è una comunità vivace e attiva, spazio di formazione, di costante dialogo e confronto sulle esperienze, in cui le Amministrazioni aderenti condividono non solo i buoni risultati, ma anche le inevitabili criticità, trovando soluzioni e strategie comuni. Il Laboratorio regionale recepisce idee e suggerimenti, mettendoli a servizio di tutti e consolidando le maglie di questa Rete eterogenea, accomunata dagli stessi valori e dalla medesima visione della πoλίς.
Allo scopo di rendere più omogeneo il funzionamento della Rete, il Laboratorio regionale si è dotato delle Linee guida approvate nel 2019 e aggiornate nel 2021, quale strumento di gestione che stabilisce le procedure di ingresso, permanenza e uscita dalla Rete medesima.
Documenti a fondo pagina:
La Rete regionale è costituita dai Comuni del Lazio e dai Municipi di Roma Capitale che hanno aderito al Progetto “Il Lazio, la Regione delle bambine e dei bambini”.
Condividendo idee e sperimentazioni, gli Enti lavorano insieme per il cambiamento dei propri centri abitati attraverso la partecipazione dei bambini. La Rete regionale fa parte della più ampia Rete internazionale del Progetto “La Città dei bambini”, al quale la Regione Lazio ha aderito con la citata Deliberazione di Giunta Regionale n. 408/2013.
I Comuni e i Municipi che ad oggi fanno parte della Rete regionale del Lazio sono:
1. ALBANO LAZIALE (Rm)
2. ARSOLI (Rm)
3. BASSIANO (Lt)
4. CANTALICE (Ri)
5. CAPENA (Rm)
6. CASPERIA (Ri)
7. CASTEL MADAMA (Rm)
8. CASTEL SANT’ ELIA (Vt)
9. CORI (Lt)
10. LATINA
11. LENOLA (Lt)
12. MAENZA (Lt)
13. MONTE SAN BIAGIO (Lt)
14. NORMA (Lt)
15. ORIOLO ROMANO (Vt)
16. PRIVERNO (Lt)
17. RIETI
18. SEGNI (Lt)
19. ZAGAROLO (Rm)
20. V Municipio di Roma Capitale
21. XI Municipio di Roma Capitale
L’attenzione rivolta al Progetto “Il Lazio, la Regione delle bambine e dei bambini” e le crescenti adesioni alla Rete regionale, hanno fatto sì che la Direzione Ambiente, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità, Parchi si dotasse nel 2019 delle Linee guida quale strumento di gestione con criteri e procedure uniformi che disciplinano l’ingresso, la permanenza e l’uscita delle Amministrazioni locali dalla Rete regionale stessa. Le Linee guida sono state aggiornate nel 2021 con Determinazione dirigenziale G01946/2021.
Possono aderire al Progetto, ed entrare a far parte della Rete regionale, tutti i Comuni del Lazio e i Municipi di Roma Capitale, indipendentemente da dimensione e numero di abitanti, i cui Sindaci e Presidenti condividano i principi del Progetto, e scelgano una nuova filosofia di governo e di gestione della città, per trasformare i propri centri abitati attraverso il coinvolgimento dei bambini.
Le città interessate ad aderire possono contattare il Laboratorio Regionale che coordina il progetto ai recapiti indicati nella sezione recapiti e contatti.
La documentazione di adesione da trasmettere via Pec a direzioneambiente@pec.regione.lazio.it è la seguente:
1. Modello di Deliberazione per l’adesione
2. Domanda di ingresso nella Rete
3. Consenso al trattamento dei dati - Sindaco
4. Consenso al trattamento dei dati - Referente
La gestione del Progetto regionale è affidata al Laboratorio regionale che opera presso l’Area Educazione ambientale e Coinvolgimento sociale della Direzione Ambiente, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità, Parchi, con il compito di coordinare le attività della Rete regionale. Il Laboratorio si avvale dell’apporto scientifico dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTC-CNR) in virtù dell’Accordo di collaborazione in essere: supporta i Comuni e i Municipi della Rete regionale nello svolgimento del Progetto attraverso incontri di formazione e aggiornamento, riunioni di coordinamento, eventi pubblici di approfondimento e diffusione del Progetto, partecipazione a convegni nazionali e internazionali.
Il Progetto prevede che i Comuni e i Municipi istituiscano il proprio “Laboratorio locale” dedicato, ovvero un gruppo di lavoro costituito dal Referente del Progetto, dal Coordinatore del Consiglio dei bambini e altri componenti a scelta, anche esterni all’Amministrazione, con il compito di promuovere e gestire il Progetto in ambito locale, realizzare le attività e partecipare alle iniziative proposte dal Laboratorio regionale e dalla Rete internazionale.
Informazioni e contatti
- Marta Letizia - mletizia@regione.lazio.it
- Piera Ciolli - pciolli@regione.lazio.it
Data di aggiornamento/verifica: 29/01/2025