A seguito della sentenza della Corte di Giustizia UE del 7 settembre 2023, la Regione Lazio ha adottato il Piano di Azione condiviso con ATO 1, Talete S.p.A. e i Comuni di Bagnoregio, Civitella d’Agliano, Farnese, Fabrica di Roma, Ronciglione e Tuscania per il superamento delle criticità dovute al mancato rispetto dei parametri di arsenico e fluoruro nelle acque potabili.

Il Protocollo di Intesa (Protocollo di intesa e Piano di Azione.pdf - pagg. 1-13)

La Regione Lazio, ATO 1, i comuni di Bagnoregio, Civitella d’Agliano, Farnese, Fabrica di Roma, Ronciglione e Tuscania e Talete s.p.a. hanno sottoscritto il Protocollo di intesa e l’allegato Piano di azione condividendo l’obiettivo di attuare, ognuno per la propria competenza, specifiche azioni al fine di assicurare la salubrità della risorsa idropotabile e a tutela del diritto alla salute dei cittadini dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 1 (Lazio Nord Viterbo).

Il Piano di Azione (Protocollo di intesa e Piano di Azione.pdf - pagg. 4-45)
Il Piano di Azione è finanziato con risorse del bilancio regionale per € 12.700.000,00.
L’obiettivo del Piano di Azione è:

• Garantire, ai sensi della direttiva europea 98/83/CE e della sentenza della Corte di Giustizia europea, l’erogazione di acqua ai cittadini/utenti dei comuni con i valori di arsenico e di fluoruri nella norma;
  Le operazioni previste dal Piano di Azione sono:
• Potenziamento, rifunzionalizzazione e gestione degli impianti di potabilizzazione nei comuni di Bagnoregio, Civitella d’Agliano, Farnese, Fabrica di Roma, Ronciglione e Tuscania;
• Ricerca e realizzazione di nuovi pozzi per aumentare la risorsa idropotabile disponibile per poi trattarla attraverso gli impianti di potabilizzazione;
• Progettazione e realizzazione di nuove reti funzionali all’utilizzo della maggiore risorsa.

Il cronoprogramma prevede la conclusione delle operazioni entro l’anno 2025

Analisi dei rilievi effettuatati tra il 2022 e il 2025
È stato svolto uno studio finalizzato a monitorare l’evoluzione dei livelli di arsenico e fluoruri presenti nelle acque nel triennio 2022–2024, con l’obiettivo di individuare le principali tendenze emerse. Per fornire un quadro aggiornato e utile alla valutazione dello stato attuale della qualità idrica, sono inclusi anche i dati più recenti disponibili, riferiti al primo trimestre del 2025.