NUR 06 99 500

NUR - Numero Unico Regionale 06 99 500

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Regolamento regionale 2 Maggio 2018 n. 14

  • BUR 3 Maggio 2018, n.36
  • Testo vigente al:
  • Modifiche al regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modifiche
  • Art. 1
    (Modifiche all’articolo 4 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. All’articolo 4 del r.r. 1/2002 e successive modificazioni sono apportate le seguenti modifiche:
    a) al comma 1, il n. 9 della lettera a) è soppresso;
    b) al comma 4 è aggiunto, infine, il seguente periodo:
    “e, nell’Ufficio di scopo, denominato “Piccoli comuni e contratti di fiume”, cui è preposto un Responsabile per supportare le attività del Presidente in ordine allo sviluppo e al sostegno ai piccoli comuni, nonché alla valorizzazione dei territori fluviali, mediante lo strumento dei contratti di fiume”.


    Art. 2
    (Modifiche all’articolo 17 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. Alla lettera b) del comma 1 dell’articolo 17 del r.r. 1/2002 e successive modifiche la parola “sedici” è sostituita dalla seguente: “diciotto”.


    Art. 3
    (Modifiche all’articolo 19-bis del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. All’articolo 19-bis, comma 2, del r.r. 1/2002 dopo la lettera u) è inserita la seguente lettera:
    v) “attua le politiche di genere, promuove la diffusione delle condizioni di parità e della cultura delle pari opportunità”.

    Art. 4
    (Modifiche all’articolo 20 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. Al comma 1 dell’articolo 20 del r.r. 1/2002 e successive modificazioni e integrazioni sono apportate le seguenti modifiche:
    a) al numero 2) le parole “Territorio, urbanistica, mobilità” sono sostituite dalle seguenti:
    “Per le Politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica”;
    b) al numero 3) le parole “Infrastrutture e politiche abitative” sono sostituite dalle seguenti: “Infrastrutture e mobilità”;
    c) al numero 5) le parole “Risorse idriche e difesa del suolo” sono sostituite dalle seguenti: “Lavori pubblici, stazione unica appalti, risorse idriche e difesa del suolo”;
    d) al numero 6) le parole “Agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca” sono sostituite dalle seguenti: “Agricoltura, promozione della filiera e della cultura del cibo, caccia e pesca”;
    e) al numero 7) le parole “Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio” sono sostituite dalle seguenti: “Bilancio, governo societario, demanio e patrimonio”;
    f) al numero 11) le parole “Sviluppo economico e attività produttive” sono sostituite dalle seguenti:
      “Per lo Sviluppo economico, le attività produttive e Lazio Creativo”;
    g) al numero 12) le parole “Salute e politiche sociali” sono sostituite dalle seguenti: “Salute e integrazione socio-sanitaria”;
    h) al numero 15) le parole “Attività di Audit dei programmi FESR, FSE e FEASR e controllo interno” sono sostituite dalle seguenti: “Audit FESR, FSE e FEASR e controllo interno”;
    i) dopo il numero 16) sono aggiunti i seguenti:
     “17) Direzione regionale “Programmazione economica”;
       18) Direzione regionale “Inclusione sociale”.”


    Art. 5
    (Modifiche all’articolo 164 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. All’articolo 164 del r.r. 1/2002 e successive modifiche, dopo il comma 5, è inserito il seguente:
    “5 bis. Nel caso di cui al comma precedente, in presenza di specifiche e comprovate esigenze organizzative, il direttore della direzione interessata può affidare ad interim la responsabilità dell’area priva di titolare a un dirigente di area di altra direzione, previo assenso del Direttore di quest’ultima.”
     

    Art. 6
    (Modifiche all’allegato “A” del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. All’allegato “A” del regolamento regionale n. 1/2002 e successive modificazioni sono
    apportate le seguenti modifiche:
    a) Il numero 9 della lettera A) dell’allegato è soppresso.


    Art. 7
    (Modifiche all’allegato “B” del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    L’allegato “B” del regolamento regionale 1/2002 e successive modificazioni è sostituito dal seguente:

    “Allegato B”

    DIREZIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
    Supporta la Giunta nella definizione delle politiche del personale e ne cura l’attuazione; dispone organizzazione e dimensionamento degli organici dell’ente. Cura selezione, reclutamento, formazione e sviluppo professionale, valutazione del personale, organizzazione delle competenze; provvede alla mobilità del personale interna ed esterna, al trattamento giuridico, economico, anche accessorio e pensionistico. Disciplina le procedure relative alla gestione delle partite stipendiali con il sistema informatico MEF-SPT cedolino unico. Provvede alla tenuta della banca dati, del ruolo unico e anagrafe degli incarichi. Cura gli adempimenti relativi al rapporto di lavoro a tempo parziale e delle forme flessibili di lavoro, le relazioni sindacali e la gestione della contrattazione integrativa; l’attuazione delle politiche di benessere organizzativo. Provvede alla misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale del personale. Cura i procedimenti disciplinari e il monitoraggio dei procedimenti penali e il contenzioso del lavoro. Supporta la Giunta nella definizione delle politiche relative all’organizzazione e alla gestione del personale degli enti e aziende regionali e ne attua il monitoraggio. Provvede, in raccordo con la direzione regionale Centrale acquisti, alla rilevazione dei fabbisogni informativi ed infrastrutturali di rete delle strutture interne alla Regione, pianificando di conseguenza lo sviluppo del Sistema Informativo Regionale (SIR). Promuove azioni di semplificazione amministrativa finalizzati al miglioramento dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione. Gestisce le attività istituzionali della Presidenza in raccordo con la struttura del Segretario generale. Svolge attività di supporto tecnico-amministrativo alla struttura della Segreteria della Giunta. Cura, anche su indirizzo degli organi di governo tramite la struttura del Segretario generale, i rapporti con il sistema delle autonomie locali. Sovrintende ai programmi a favore dei comuni gravati da servitù militari. Attua le politiche regionali finalizzate a favorire lo sviluppo socioeconomico degli enti locali e relative forme associative, cura le attività connesse ai processi di decentramento amministrativo e alla gestione associata di funzioni e servizi comunali. Provvede a tutti gli adempimenti amministrativo-contabili attinenti alle elezioni regionali e ai referendum regionali. Svolge attività connesse al controllo in materia di politiche del personale degli enti pubblici ed organismi non economici dipendenti dalla Regione e delle società. Cura, in collaborazione con le direzioni regionali competenti, le attività di controllo analogo sulle società in house in materia di personale. Attua politiche finalizzate a garantire il corretto funzionamento degli Enti agrari del Lazio e cura tutti gli adempimenti connessi al rinnovo dei rispettivi organismi elettivi e all’erogazione dei relativi finanziamenti. Attua le politiche regionali in materia di polizia. Attua le politiche regionali finalizzate a favorire un sistema integrato di sicurezza, anche in raccordo con l’Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità, e cura i rapporti con tutti i soggetti che operano nel settore della sicurezza sussidiaria. Attua le politiche regionali finalizzate a prevenire e combattere il fenomeno dell’usura e cura i rapporti con tutti i soggetti che operano nel settore. Ai fini del monitoraggio e della vigilanza, d’intesa con le direzioni competenti, organizza un idoneo sistema informativo-informatico. Provvede alle attività connesse al riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato alle associazioni e fondazioni, ivi compresi la tenuta del relativo Registro.


    DIREZIONE REGIONALE PER LE POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, PAESISTICA E URBANISTICA
    Cura la pianificazione territoriale e paesistica nonché la programmazione di settore della regione e provvede all’attività di copianificazione territoriale locale. Cura inoltre i rapporti con gli organismi regionali, nazionali e comunitari competenti in materia di pianificazione territoriale. Svolge attività di vigilanza e controllo amministrativo sull’attività urbanistica ed edilizia esercitata dai Comuni e sul rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici. Cura le procedure relative alla valutazione ambientale strategica. Attua le linee di indirizzo per le attività di pianificazione urbanistica provinciale e comunale. Provvede alla pianificazione e agli adempimenti tecnico-amministrativi in materia di progetti speciali e programmi urbani complessi per il recupero e la riqualificazione urbanistica. Elabora progetti di natura sperimentale, promozionale ed innovativi relativi alla riqualificazione dei centri storici. Individua, di concerto con gli enti locali, programmi e progetti di riqualificazione edilizia, nonché programmi di risanamento edilizio-ambientale da realizzare. Gestisce e coordina la realizzazione del Sistema informativo territoriale regionale e la relativa infrastruttura dei dati territoriali. Cura gli adempimenti amministrativi di competenza regionale in materia di concessioni demaniali marittime per la realizzazione e gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto di cui all’art. 2, co. 1 lettere a) e b) del D.P.R. 509/97. Provvede alla promozione e sviluppo dell’edilizia agevolata, sovvenzionata e residenziale sociale, anche mediante programmi e progetti di intervento riguardanti la costruzione di nuove abitazioni, il risanamento, la ristrutturazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Favorisce iniziative per il recupero ed il risanamento delle abitazioni nei centri storici minori del Lazio, nonché promuove iniziative finalizzate all’attuazione delle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Gestisce l’osservatorio regionale sulle politiche dell’edilizia e compie ricerche e studi concernenti l’edilizia residenziale.

    DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ
    Provvede all’elaborazione, all’attuazione e al coordinamento dei piani, dei programmi e degli interventi delle reti infrastrutturali regionali riguardanti, in particolare, il sistema viario, acquedottistico, elettrico e telematico, l’edilizia scolastica e l’edilizia pubblica (ivi compreso il recupero e il restauro di edifici pubblici, di culto e di interesse artistico e architettonico), le strutture destinate ad opere sociali (centri sociali, istituti e centri per anziani, per disabili, minori a rischio, case famiglia, immigrati ed altre), favorendo interventi rivolti all’efficienza energetica, all’uso di fonti rinnovabili e al risparmio idrico, nonché alla programmazione e all’attuazione degli interventi sull’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
    Cura la pianificazione in materia di risorse energetiche, con particolare riferimento all’uso delle fonti rinnovabili, e promuove gli interventi e i comportamenti a favore dell’efficienza energetica.
    Cura le attività di regolazione, pianificazione, programmazione finanziaria del trasporto ferroviario, su gomma e ad impianti fissi di competenza regionale. Definisce e coordina i programmi per il traffico e la mobilità, con particolare riferimento al trasporto pubblico locale su gomma e d’impianti fissi, al trasporto merci e dalla accessibilità e mobilità urbana. Coordina la pianificazione in materia infrastrutture per il trasporto e la relativa logistica, assumendo competenza diretta sui nodi di scambio e parcheggi, interporti, piattaforme logistiche e centri merci, sovrintendendo alla definizione e all’attuazione del Piano Regionale della Mobilità, dei Trasporti e della Logistica, ivi compreso il Piano Regionale del Trasporto delle Merci. Presiede alla definizione ed esecuzione dei contratti di servizio per il trasporto pubblico locale sia su gomma - definendo anche la “rete dei servizi minimi” e promuovendo i servizi sperimentali e i servizi speciali - che su ferro, anche con riferimento alle ferrovie concesse ed ogni altro impianto fisso, eventualmente preposto al T.P.L., provvedendo, altresì, al monitoraggio della qualità, della domanda, dell’offerta e del costo dei servizi, anche al fine della determinazione dei parametri per il riparto delle risorse riferite al T.P.L. nei confronti degli aventi titolo. Partecipa, con la Struttura Agenda digitale, alla definizione degli indirizzi e della progettazione dei sistemi informativi del settore di competenza. Provvede alla gestione amministrativa delle competenze regionali in materia di geotermia. Gestisce la pianificazione e programmazione energetica regionale per la costruzione ed esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica, per le reti di trasporto di energia e per le reti di oleodotti e gasdotti.

    DIREZIONE REGIONALE CAPITALE NATURALE, PARCHI E AREE PROTETTE
    Provvede alla programmazione, pianificazione e tutela delle risorse naturali, ambientali e forestali, per la salvaguardia della biodiversità di specie ed habitat, secondo i principi improntati allo sviluppo sostenibile, con particolare riferimento all’individuazione di misure di salvaguardia della rete natura 2000 (SIC e ZPS). Provvede al coordinamento, in attuazione della normativa vigente, delle attività del sistema regionale delle aree naturali protette, con particolare riferimento alle procedure di istituzione di parchi, riserve e monumenti naturali alla cura dei rapporti del sistema stesso con le aree protette statali, alla programmazione e pianificazione delle attività di educazione e informazione ambientale. Provvede all’adozione delle procedure tecnico amministrative per l’approvazione degli strumenti di pianificazione e programmazione delle Aree naturali protette. Cura la promozione del patrimonio naturalistico regionale per lo sviluppo di una maggiore conoscenza delle aree protette, potenziando le competenze nel campo della comunicazione e dell’informazione e del sistema delle reti territoriali delle aree protette.

    DIREZIONE REGIONALE LAVORI PUBBLICI, STAZIONE UNICA APPALTI, RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
    Provvede agli adempimenti amministrativi di competenza regionale in materia di autorizzazione e controllo sugli interventi edilizi in zona sismica. Provvede a coordinare le attività dell’Osservatorio regionale sui lavori pubblici in raccordo con l’Autorità nazionale anticorruzione nonché i provvedimenti amministrativi inerenti le procedure di esproprio. Provvede all’istruttoria ed all’emissione dei pareri sui progetti inseriti in piani e programmi finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche di competenza della Regione, dei Comuni nonché di altri enti e soggetti pubblici e privati, mediante il Comitato tecnico lavori pubblici e i propri uffici tecnici periferici. Supporta l’attività istituzionale nei confronti dei Distretti Idrografici Nazionali. Pianifica, programma e coordina gli interventi per la difesa del suolo e la tutela della costa; svolge le competenze trasferite dallo Stato in materia di dighe e invasi artificiali. Pianifica e controlla la gestione delle risorse idriche nonché le concessioni di derivazioni per l’utilizzo di acque pubbliche, le concessioni di pertinenze idrauliche e di aree fluviali. Pianifica e controlla le concessioni di spiagge lacuali, superfici e pertinenze dei laghi.
    Esercita la vigilanza sul demanio regionale e statale assegnato in gestione e le funzioni di Autorità idraulica.
    Espleta, nel rispetto delle vigenti disposizioni nazionali e dell’Unione europea in materia, appalti centralizzati per l’acquisizione dei lavori per conto delle strutture della Giunta regionale. Può espletare, altresì, le funzioni di centrale unica di committenza per conto degli enti dipendenti dalla Regione, delle società a totale partecipazione regionale, nonché degli enti locali e delle loro forme associative che decidano di avvalersene sulla base della stipula di apposite intese. Ai fini delle procedure di cui all’articolo 36 del decreto legislativo n. 50/2016 in materia di acquisizione dei lavori e dei relativi servizi di progettazione di cui all’art. 23 del medesimo decreto, provvede altresì alla istituzione, alla tenuta e all’aggiornamento di appositi elenchi di operatori economici.

    DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
    Assiste la Giunta regionale nella definizione delle politiche agricole di valorizzazione e sviluppo delle produzioni vegetali ed animali, assicurando, altresì, le misure a tutela della qualità dei prodotti agricoli e del loro legame col territorio. Cura la programmazione e l’implementazione delle politiche di sviluppo rurale e dei relativi obiettivi e programmi supportando la Giunta regionale nei rapporti con lo Stato e la Commissione UE; provvede alla elaborazione, monitoraggio e valutazione degli strumenti di programmazione per lo sviluppo rurale e al loro coordinamento, con particolare riferimento ai compiti assegnati all’Autorità di gestione. Svolge le funzioni in materia di diritti collettivi ed usi civici. Provvede alla pianificazione e programmazione in materia di caccia e pesca. Coordina e gestisce il Sistema informativo regionale per la gestione delle istanze inerenti il Piano di sviluppo rurale (PSR). Definisce le misure di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di applicazione delle norme e programmi regionali. Attua i programmi e gli interventi per la promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli, agroalimentari, enogastronomici e del territorio rurale regionale comprese iniziative e campagne di educazione alimentare e di informazione dei consumatori nonché della tutela della qualità dei prodotti agroalimentari. Provvede allo sviluppo, ammodernamento e potenziamento del sistema delle imprese nel settore agricolo ed agroindustriale compresa la programmazione integrata territoriale e quella di filiera, nonché le attività legate all’agriturismo e pescaturismo, alle produzioni no-food, alle bioenergie ed alle attività agricole a carattere sociale. Effettua la programmazione e coordinamento dei servizi per lo sviluppo agricolo, l’assistenza tecnica e la consulenza aziendale. Provvede alla attuazione delle politiche agro ambientali, agricoltura biologica, agricoltura ecocompatibile e fonti di energia rinnovabile nel settore agricolo, delle infrastrutture rurali e all’attuazione della normativa fitosanitaria relativa alla vigilanza ed ai controlli fitosanitari all’import e all’export di vegetali.
    Gestisce la classificazione, declassificazione e delimitazione dei comprensori di bonifica e dei territori dei Consorzi di bonifica. Attua il piano regionale e i programmi annuali e pluriennali di intervento per l’esecuzione di opera di irrigazione. Provvede agli adempimenti amministrativi relativi alla gestione dei rapporti con i Consorzi di bonifica, nonché agli adempimenti inerenti l’assetto istituzionale ed organizzativo, tra i quali, l’approvazione dei bilanci e la gestione della relative partite contabili con la Regione; provvede agli adempimenti tecnici ed amministrativi per l’attuazione dei programmi di intervento per opere di bonifica ed irrigazione; garantisce la partecipazione regionale alla gestione ed organizzazione del Centro Agroalimentare Roma (CAR) e del Centro Agroalimentare all’ingrosso di Fondi (MOF) al fine di migliorare il processo d’integrazione tra produzione, commercio, distribuzione, export, imprese di logistica e di servizi. Promuove lo sviluppo dell’agroalimentare regionale finalizzato all’internazionalizzazione ed ai mercati.

    DIREZIONE REGIONALE BILANCIO, GOVERNO SOCIETARIO, DEMANIO E PATRIMONIO
    Predispone i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio che compongono la manovra di finanza pubblica regionale ed in particolare la proposta di legge di stabilità, la proposta di legge del bilancio annuale e pluriennale, la proposta di legge di assestamento e le proposte di variazione al bilancio regionale. Verifica il rispetto del pareggio di bilancio della Regione e cura l’attuazione dei patti territoriali per il riparto degli spazi di finanza pubblica. Cura la gestione contabile delle entrate e delle uscite regionali, comprese le iniziative necessarie all’incasso dei residui attivi nonché la gestione e ricognizione dei residui passivi e dei perenti, oltre alla determinazione dello stock della perenzione amministrativa ai fini della rendicontazione di spesa. Cura il riscontro e la vigilanza sui servizi di tesoreria e contabilità generale di cassa nonché, in stretto rapporto con le competenti strutture operative, il processo di informatizzazione degli atti e dei procedimenti di spesa. Svolge le attività relative al controllo della regolarità contabile degli atti. Predispone il rendiconto consuntivo della Regione. Gestisce gli adempimenti relativi ai pignoramenti presso terzi, nei casi in cui la Regione Lazio è terza pignorata predisponendo, tra l’atro, la dichiarazione ai sensi dell’art. 547 c.p.c.. Cura la procedura per la gestione delle cessioni dei crediti vantati nei confronti della Regione Lazio. Individua ed attiva le iniziative connesse al federalismo e alla politica fiscale regionale. Provvede agli adempimenti connessi al servizio mutui e finanza straordinaria per gli investimenti, comprese le attività relative a interventi di attuazione di Partenariato Pubblico Privato (PPP), e alle garanzie prestate dalla Regione. Effettua il monitoraggio sistematico del debito della Regione anche ai fini di operazioni di ristrutturazione. Cura i rapporti con le agenzie di rating per gli aggiornamenti annuali del rating della Regione. Cura gli adempimenti connessi alla gestione dei tributi attivi e passivi della Regione e realizza studi e ricerche in materia. Cura gli adempimenti regionali in materia di contenzioso tributario e amministrativo, ivi compresi i rapporti con le strutture centrali e periferiche. Assicura la gestione e la valorizzazione del demanio e del patrimonio regionale, ivi compresi i relativi lavori di manutenzione, nonché la valorizzazione del patrimonio del servizio sanitario regionale. Svolge le attività connesse al controllo dei bilanci di previsione e degli altri documenti contabili delle agenzie regionali, degli enti dipendenti della Regione e delle società partecipate. Coordina i rapporti tra le diverse Direzioni regionali competenti per materia e le società partecipate dalla Regione Lazio, assicurando la massima sinergia ed efficacia delle attività loro affidate.
    Cura, attraverso la Cabina di Regia di cui all’art. 28 del Regolamento regionale n. 26/2017, la verifica preventiva delle proposte di atti concernenti la gestione del bilancio al fine di garantire il rispetto dell’equilibrio di bilancio nonché i vincoli di spesa derivanti dalla normativa europea e statale.
    Cura la riconciliazione tra il bilancio regionale ed il bilancio consolidato del Servizio Sanitario Regionale.
    Cura la fatturazione elettronica e la fiscalità regionale.

    DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITÀ, DIRITTO ALLO STUDIO
    Organizza e rende operativi programmi per l’investimento sul capitale umano per garantire l’acquisizione delle competenze di cittadinanza necessarie per accedere al mondo del lavoro e partecipare attivamente alla vita collettiva. Rappresenta l’Autorità di gestione dei Programmi operativi regionali finanziati con il FSE e, in tale ambito, svolge le attività previste dai regolamenti comunitari riguardo alla programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e controllo delle risorse del Fondo e dei relativi cofinanziamenti. Assicura l’unitarietà di azione e il coordinamento delle attività svolte dagli enti intermedi cofinanziati dal FSE. Promuove e definisce progetti europei di settore. Opera, in qualità di Struttura regionale attuatrice, in materia di ricerca e innovazione relativamente alla programmazione, progettazione, monitoraggio e valutazione dei risultati dei Programmi operativi regionali finanziati con il FSE e, più in generale, in relazione agli obiettivi di propria competenza, del Programma strategico regionale per la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico. Assicura il raccordo con altri strumenti comunitari e con enti e organismi europei, nazionali e locali, anche al fine di promuovere e attuare l’utilizzo integrato dei fondi strutturali. Coordina e promuove le attività per la realizzazione di: a) un sistema formativo integrato che, valorizzando l’autonomia dei soggetti coinvolti (istituzioni scolastiche, università, organismi di formazione professionale accreditati) sia in grado di favorire il riconoscimento reciproco delle competenze acquisite ai fini della mobilità interna al sistema, nella prospettiva dell’orientamento e dell’apprendimento per tutto l’arco della vita; b) un sistema di diritto allo studio universitario che, attraverso interventi di riorganizzazione legislativa e di rigorosa revisione della spesa, pone maggiore attenzione alla componente studentesca che rivestirà il ruolo di proposta e di controllo di qualità dei servizi; c) la cabina di regia regionale per la definizione di piani annuali di istruzione e formazione; d) un sistema integrato di cooperazione tra le strutture regionali (istruzione, formazione professionale, lavoro, servizi sociali, lavori pubblici, sanità, trasporti) al fine di individuare le priorità e progettare interventi coordinati; e) un’offerta formativa continua rivolta sia a tutti i cittadini che hanno la necessità di costruire e/o migliorare il proprio background che alle risorse umane delle imprese che necessitano di migliorare ed accrescere la propria competitività; f) lo sviluppo della ricerca e delle reti di conoscenza e l’offerta di R&S da parte delle università e dei centri di ricerca; g) l’ampliamento delle reti di cooperazione con organismi ed istituzioni dei Paesi europei e extraeuropei per promuovere la mobilità transnazionale, la ricerca, l’innovazione e la cooperazione supporto dell’istruzione, della formazione e dell’occupabilità; h) il net Porta Futuro quale “motore” centrale per la diffusione dei dati e di opportunità, nonché moduli di formazione a distanza (assistenza alla redazione del curriculum vitae, preparazione ai colloqui di lavoro e seminari motivazionali, moduli sperimentali e nuovi spazi rivolti alle imprese, come la consulenza per la predisposizione delle domande di partecipazione ai bandi pubblici); i) l’alta formazione per preparare i giovani e gli adulti alle nuove professioni del futuro attraverso la realizzazione di strutture specialistiche; l) la diffusione di esperienze formative con il coinvolgimento delle università, dei centri di ricerca, per la produzione di innovazione, e permettere l’incontro tra giovani, studenti e neolaureati provenienti da differenti ambiti accademici e il mondo imprenditoriale. Cura il coordinamento degli interventi regionali per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili.

    DIREZIONE REGIONALE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
    Promuove la valorizzazione del patrimonio ed i valori rappresentati dalla cultura e dallo spettacolo, quali inestimabili risorse per l’accrescimento della consapevolezza dei cittadini e per lo sviluppo economico e occupazionale. Provvede ad un equilibrato sviluppo delle attività dello spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza) attraverso una politica di sostegno alla produzione, alla distribuzione e all’esercizio, anche interagendo con gli interventi statali del FUS e promuovendo la nascita di Officine culturali. Provvede alla promozione del territorio regionale tramite lo sviluppo delle attività del cinema e dell’audiovisivo attraverso il sostegno alla promozione e alla produzione. Promuove iniziative per la diffusione e la conoscenza del patrimonio cinematografico ed audiovisivo inteso come bene culturale. Promuove iniziative nel campo delle arte figurative (pittura, scultura, architettura e design). Promuove e sostiene, per le materie di propria competenza, le Fondazioni partecipate dalla Regione, gli altri enti dipendenti, società ed altri soggetti partecipati. Esercita il controllo finanziario di I livello relativo all’utilizzo ed alla rendicontazione dei Fondi strutturali europei nelle materie di competenza della direzione. Cura l’attività di osservatorio sul patrimonio e sulle attività culturali, anche in collaborazione con gli enti nazionali e locali nonché con gli altri enti pubblici e privati operanti nel settore, la gestione e lo sviluppo di un sistema di banche dati relativo alla documentazione dei beni e delle strutture culturali ed ambientali. Promuove programmi per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio edilizio, ivi inclusi i teatri, e altre strutture da destinare a sedi di spettacolo e di attività culturali. Promuove, attraverso documenti programmatici annuali e pluriennali, i servizi e le strutture culturali del territorio (musei, biblioteche, archivi storici, istituti culturali e teatri), riconoscendoli come porte di accesso alla cultura e sostenendone il restauro delle sedi, le attività scientifiche e didattiche, nonché le iniziative di promozione della lettura e della cultura negli ambiti locali di riferimento. Svolge funzioni e attività di promozione e tutela del patrimonio librario raro e di pregio attraverso la Soprintendenza ai beni librari. Elabora e attua piani di sviluppo centrati sulla promozione di identità locali e sulla valorizzazione delle tradizioni, dei beni culturali ed ambientali come elementi di competitività del territorio anche in rapporto allo sviluppo del turismo culturale. Cura, in accordo con gli enti locali, un adeguato sviluppo della valorizzazione territoriale integrata del patrimonio culturale.
    Cura l’attuazione della normativa regionale in materia di politiche giovanili, promuovendo lo sviluppo socio-economico, culturale, artistico e creativo delle nuove generazioni.
    Promuove marketing culturale e fund raising e progetti finanziati con risorse comunitarie, compresi i Fondi strutturali, per le materie di competenza. Svolge attività di comunicazione e cura l’implementazione del portale regionale relativo alle materie di competenza.

    DIREZIONE REGIONALE LAVORO
    Programma e gestisce le politiche attive in materia di lavoro. Favorisce l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e in particolare: disciplina, indirizza e coordina il sistema regionale dei servizi per il lavoro; organizza e gestisce il sistema di accreditamento dei servizi per l’impiego; gestisce l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro; regola e promuove i servizi di orientamento al lavoro. Svolge le attività di competenza regionale finalizzate alla valorizzazione dei contesti produttivi in termini di buona occupazione e in particolare: realizza e coordina iniziative di promozione dello sviluppo dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego; realizza azioni per valorizzare l’apprendimento diretto delle conoscenze, delle abilità e delle competenze dei lavoratori nei contesti produttivi; attua il sistema normativo per la certificazione delle competenze; realizza azioni per l’emersione del lavoro non regolare; promuove e definisce azioni programmatiche per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; individua interventi di analisi, sviluppo e aggiornamento continuo del patrimonio professionale del lavoratore per garantirne il rafforzamento e l’innovazione delle competenze nonché la mobilità anche in ambito internazionale; attua e disciplina la normativa nazionale del contratto di lavoro in apprendistato e dei tirocini; incentiva lo sviluppo e la qualità dell’occupazione mediante la diffusione della responsabilità sociale delle imprese; incentiva lo sviluppo della partecipazione dei lavoratori finalizzata a favorire il coinvolgimento degli stessi nell’impresa anche attraverso l’informazione, la consultazione e/o la negoziazione. Svolge le attività di competenza regionale finalizzate alla valorizzazione del capitale umano per il miglioramento della coesione sociale e in particolare: organizza e promuove iniziative di orientamento, formazione, inserimento e reinserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio e ne incentiva le assunzioni; attua gli interventi a sostegno del reddito per l’inserimento nel lavoro; attua le politiche di genere in materia di lavoro; interventi per la prevenzione delle crisi aziendali e dei processi di espulsione dal mondo del lavoro; organizza e coordina gli interventi connessi alle crisi aziendali, il reinserimento dei soggetti espulsi o a rischio di espulsione dal mondo del lavoro, la definizione di nuove soluzioni occupazionali; favorisce, in linea con le indicazioni europee, lo sviluppo di idonei strumenti per la gestione e il superamento della precarietà occupazionale e promuove nuove prospettive di crescita, anche attraverso il sostegno all’apprendimento permanente. Promuove la contrattazione territoriale. Assicura il raccordo con enti e organismi europei, nazionali e locali, anche al fine di: promuovere e attuare l’utilizzo integrato dei fondi strutturali; promuovere e definire progetti europei di settore. Cura il raccordo con i Programmi a carico di altri fondi comunitari e nazionali; promuovere e coordinare interventi di carattere interregionale e transnazionale. Cura gli aspetti normativi, il monitoraggio e la valutazione dell’impatto delle politiche per il lavoro. Organizza e gestisce i sistemi informativi in materia di lavoro.

    DIREZIONE REGIONALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LAZIO CREATIVO
    Provvede alla programmazione ed al coordinamento delle attività necessarie per l’attuazione delle politiche per lo sviluppo economico regionale e la sua competitività. Promuove e realizza tutte le attività legate al Programma operativo regionale FESR indirizzate al tessuto produttivo regionale, con particolare riguardo alle micro, piccole e medie imprese. Coordina e predispone gli interventi necessari per l’attuazione dei programmi in materia di ricerca finalizzata, innovazione e trasferimento tecnologico per l’insieme del tessuto produttivo regionale e con specifico riguardo alle micro, piccole e medie imprese, con particolare riferimento all’innovazione e al trasferimento tecnologico, al sostegno all’innovazione per i processi produttivi; riguardo tali obiettivi istituisce e mantiene i rapporti necessari con i centri nazionali ed internazionali di ricerca finalizzata allo sviluppo economico. Coordina i rapporti tra le società regionali, competenti in materia di sviluppo economico e innovazione, inclusa la materia del credito alle PMI, e ne dà gli indirizzi programmatici attraverso l’approvazione dei piani annuali delle stesse. Provvede all’attività di programmazione e semplificazione degli interventi finalizzati al sostegno ed allo sviluppo delle realtà economico-produttive regionali, economie creative, web economy, green economy, insediamenti produttivi, distretti industriali e reti di impresa, mercati, commercio, piccole e medie imprese, artigianato, cooperazione ed associazioni imprenditoriali, imprenditoria giovanile, femminile e microcredito per le PMI. Cura la patrimonializzazione delle imprese e dei confidi, gli interventi di ingegneria finanziaria per le PMI come struttura Responsabile della gestione delle attività, nonché gli interventi del Fondo rotativo nazionale (FRI) e regionale. Promuove e realizza ricerche analisi, previsioni, monitoraggio e valutazione per lo sviluppo economico regionale. Cura tutti gli aspetti relativi agli interventi del programma “Start Up Lazio”. Promuove l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale e promuove e partecipa ai Progetti europei ad esso destinati. Provvede alla gestione amministrativa delle competenze regionali in materia di sfruttamento di cave, miniere, torbiere, acque minerali e termali. Promuove e sovrintende alle attività di marketing territoriale e quelle di attrazione degli investimenti. Cura e promuove lo sviluppo a livello nazionale ed internazionale del “Made in Lazio”. Coordina le attività della Cabina di regia del Mare ed attua interventi di sviluppo e valorizzazione relativi alle imprese della Blu economy. Pianifica e controlla l’utilizzo e concessioni dei beni del demanio marittimo. Cura l’attuazione del programma Laziocreativo.


    DIREZIONE REGIONALE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
    Provvede alla pianificazione e all’organizzazione del servizio sanitario regionale e del sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuovendone la massima integrazione funzionale. Provvede all’attuazione e alla regolamentazione, per quanto di propria competenza, dei livelli essenziali di assistenza. Elabora le direttive per la predisposizione dei budget e dei piani strategici delle aziende sanitarie, dei policlinici universitari e degli I.R.C.C.S. e cura gli adempimenti connessi all’approvazione dei relativi bilanci di esercizio e al consolidamento contabile. Cura l’organizzazione della rete ospedaliera e dei servizi territoriali, nonché la riorganizzazione delle strutture ospedaliere per soglie di efficienza. Coordina, nell’ambito del piano della rete ospedaliera, l’implementazione delle reti di alta specialità. Definisce i sistemi di regolazione, direzione e controllo della fornitura di prestazioni e servizi sanitari da parte di soggetti privati e di soggetti accreditati. Cura le attività connesse alla politica del farmaco, ivi compresi il controllo e il monitoraggio sulla spesa farmaceutica e le attività inerenti alla farmacovigilanza. Cura l’elaborazione ed il monitoraggio dei programmi di ricerca. Esercita le attività di controllo, di gestione e di monitoraggio della spesa sanitaria ed elabora le direttive in materia di contabilità generale e analitica, nonché i criteri di finanziamento degli enti del servizio sanitario regionale, curandone i rapporti economici anche con riferimento alla determinazione dei fabbisogni di forniture di beni e servizi. Esercita le competenze in materia di gestione del personale dipendente del S.S.R. ivi compreso il personale dei policlinici universitari e il personale convenzionato. Cura gli adempimenti connessi ai sistemi informativi relativi al S.S.R. Cura l’integrazione socio-sanitaria e l’assistenza territoriale, compresa l’attività sanitaria correlata alle dipendenze e alla salute mentale e le competenze in tema di salute sui posti di lavoro. Provvede alla definizione di programmi di prevenzione e di educazione sanitaria, nonché di specifici programmi di vaccinazione. Cura le attività connesse alla sanità veterinaria e alla tutela degli animali. Esercita, attraverso apposito servizio, le funzioni di vigilanza e ispettive in ordine al funzionamento del servizio sanitario regionale. Provvede alla programmazione e alla definizione del piano socio-assistenziale regionale individuando, in particolare, l’entità e le modalità di finanziamento del sistema integrato, il fabbisogno di strutture residenziali e semiresidenziali, le modalità per il coordinamento e l’integrazione dei servizi socio-assistenziali con quelli sanitari e con i servizi dedicati ai processi di inclusione sociale.


    DIREZIONE REGIONALE POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI
    Cura la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.
    Provvede all’attuazione della normativa europea, nazionale e regionale riguardante piani, programmi e interventi in materia di tutela di siti ed ecosistemi dall’inquinamento delle componenti fisiche e chimiche.
    Svolge le attività tecnico-amministrative propedeutiche all’espressione dei provvedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e verifica di assoggettabilità a V.I.A. per i progetti di competenza regionale. Cura le istruttorie tecniche e gli adempimenti amministrativi per il rilascio del parere regionale nell’ambito delle procedure di V.I.A. di competenza statale (ai sensi del d.lgs. n. 152/2006).
    Coordina e gestisce le procedure di Valutazione di incidenza con riferimento alla Direttiva Europea 92/43/CEE del 21 maggio 1992, art. 6, comma 3, e 2009/147/CE del 30/11/2009, e al D.P.R. n. 357/97, del D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120 art. 6 e s.m.i., anche in ambito di procedure VAS.
    Predispone il Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate dai rifiuti, nonché le linee guida per la redazione dei progetti di bonifica e di messa in sicurezza delle aree inquinate e per l’individuazione delle tipologie dei progetti di bonifica e di messa in sicurezza non sottoposti ad approvazione; cura gli adempimenti amministrativi connessi con le funzioni amministrative, nel caso di bonifica di sito contaminato compreso nel territorio di più comuni.
    Svolge le attività attribuite dalla legge alla Regione in materia di rifiuti incluse quelle relative agli impianti di recupero e smaltimento e alle procedure per il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali di cui al d.lgs. 152/2006 e s.m.i. Promuove i Contratti di fiume e i relativi contratti di lago di costa di foce disciplinati dall’art. 68-bis del d.lgs. n. 152/2006 e ne cura gli adempimenti previsti dalla Carta nazionale dei contratti di Fiume; predispone l’Atlante degli Obiettivi dei Contratti di fiume; promuove l’istituzione e provvede alla gestione dell’Assemblea regionale di contratti e del relativo Osservatorio; promuove forme integrate di partecipazione interregionale per le aree ricadenti in più Regioni; provvede alla verifica dei presupposti e al raggiungimento degli obiettivi e risultati inseriti nella programmazione dei contratti; promuove i contratti in aree interessate da inquinamento delle matrici ambientali.

    DIREZIONE REGIONALE CENTRALE ACQUISTI
    Promuove un sistema integrato di acquisti che consenta di semplificare il processo di approvvigionamento, ridurre la spesa ed ottenere sinergie nonché minori costi di gestione, operando in maniera trasversale alle strutture interne della Regione ed in stretto coordinamento con gli economati ed i provveditorati degli enti del servizio sanitario regionale. A tal fine: Provvede alla rilevazione dei fabbisogni delle strutture regionali e degli enti del servizio sanitario regionale attraverso la pianificazione ed il coordinamento degli acquisti e delle attività di gestione dei servizi di carattere generale, in coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali formulati dall’organo di governo regionale. Espleta, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti in materia, le procedure di gara centralizzate in favore degli enti del servizio sanitario regionale nonché le procedure di gara di rilievo comunitario per l’acquisizione di beni e servizi specifici per le strutture interne della Regione. Predispone gli atti ed i provvedimenti per l’acquisto di beni e servizi di interesse generale di tutte le strutture della Regione, inclusi quelli utili all’attuazione del Sistema Informativo Regionale (SIR), assicurando le modalità di approvvigionamento più convenienti per l’Amministrazione e curando la gestione dei relativi contratti. Assicura la rilevazione e l’analisi dei livelli di consumo e di spesa degli enti del servizio sanitario regionale, segnalando eventuali criticità e proponendo le possibili soluzioni. Definisce i processi per gli approvvigionamenti ed il relativo sistema di procedure e strumenti per assicurare l’accuratezza e la correttezza delle attività poste in essere, con particolare riferimento alle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nelle pubbliche amministrazioni. Effettua l’analisi, lo studio e l’elaborazione dei dati e delle informazioni necessarie al monitoraggio dei costi. La direzione assicura, inoltre, su indirizzo degli organi di governo, tramite la struttura Comunicazione istituzionale le attività di comunicazione giornalistica indirizzate ai mezzi di comunicazione, le attività di comunicazione istituzionale e pubblicitaria, di relazione esterna e informazione.

    DIREZIONE REGIONALE AUDIT FESR, FSE E FEASR E CONTROLLO INTERNO
    Pianifica, gestisce e coordina le attività di controllo e monitoraggio di tutti i fondi comunitari durante l’intero periodo di programmazione, al fine di garantire l’efficacia dei sistemi di gestione/controllo e la correttezza delle operazioni attuate, in modo funzionalmente indipendente, in coerenza con gli indirizzi della Giunta Regionale. Predispone una corretta strategia al fine di verificare il rispetto delle procedure definite, la chiarezza dei ruoli e se gli obiettivi e gli indirizzi programmatici siano correttamente perseguiti e gestiti, ai fini dell’ottenimento e del mantenimento di una certificazione dei sistemi di gestione, conformemente agli adempimenti normativi, attraverso i seguenti compiti:
    1. identificazione delle aree/strutture da sottoporre ad audit, definizione degli strumenti da utilizzare e pianificazione delle attività di raccolta dati;
    2. analisi documentale e verifica dell’adeguatezza dei protocolli, rispetto alla normativa interessata;
    3. valutazione dei risultati ottenuti, elaborazione statistica degli stessi ed eventuale piano di miglioramento della performance di risultato con le misure da adottare.
    Si rapporta, anche con funzioni di supporto, ed informa la Commissione europea, la Giunta, le Autorità di Audit nazionali, le Autorità di gestione, le Autorità di certificazione e gli Organismi Intermedi, circa gli esiti dei controlli e le attività poste in essere per attivare meccanismi correttivi in caso di irregolarità o carenze, redigendo appositi rapporti.
    In particolare, essa è incaricata delle seguenti attività:
    a) predispone, di concerto con le Autorità di gestione, le procedure attuative ed i modelli organizzativi sui sistemi dei controlli ed il sistema sanzionatorio;
    b) garantisce che le attività di audit siano svolte per accertare l’efficace funzionamento del sistema di gestione e di controllo del programma operativo;
    c) garantisce che le attività di audit siano svolte su un campione di operazioni adeguato per la verifica delle spese dichiarate;
    d) presenta alla Commissione, entro nove mesi dall’approvazione dei programmi operativi, una strategia di audit riguardante gli organismi preposti alle attività di audit, la metodologia utilizzata, il metodo di campionamento per le attività di audit sulle operazioni e la pianificazione indicativa delle attività di audit al fine di garantire che i principali organismi siano soggetti ad audit e che tali attività siano ripartite uniformemente sull’intero periodo di programmazione;
    e) assicura che gli audit siano eseguiti tenendo conto degli standard di revisione internazionalmente riconosciuti.
    Svolge verifiche sull’efficace funzionamento del sistema autorizzatorio e concessorio regionale ed effettua i controlli successivi inerenti il mantenimento degli impegni da parte degli aventi diritto.

    DIREZIONE REGIONALE SOCCORSO PUBBLICO E 112 N.U.E.
    Provvede alla direzione e gestione delle C.U.R. - Centrali Uniche di Risposta del Numero Unico Europeo dell’Emergenza Regionale - 112 NUE – (di seguito CUR) con il coordinamento e la gestione delle attività in ambito regionale. Provvede, in relazione a situazioni emergenziali previste o in atto, al necessario collegamento e coordinamento delle attività con i Responsabili del Ministero dell’interno, della Prefettura, delle Sale Operative della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’Agenzia Regionale Sanità 118 e delle Sale Operative di altre Amministrazioni eventualmente collegate, provvedendo alla stipula dei necessari Protocolli di Intesa ed Accordi Operativi. Cura lo studio e la ricerca sui dati di utilizzo della centrale e sulle richieste di assistenza, allo scopo di elaborare modelli di analisi del rischio e delle dinamiche dell’emergenza.
    Cura percorsi di formazione e di educazione civica e organizzativa volti a fornire agli operatori le adeguate e specifiche competenze trasversali necessarie al raccordo ottimale tra la centrale e le organizzazioni di promozione sociale operanti nel settore della protezione civile e del soccorso pubblico. Progetta e gestisce campagne di informazione e comunicazione integrate utili alla corretta diffusione dei servizi e delle attività delle C.U.R.


    DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
    Cura, su indirizzo degli organi di governo e di concerto con la Direzione Bilancio, governo societario, demanio e patrimonio, la redazione dei documenti di programmazione regionale di cui CAPO II del Regolamento regionale n. 26/2017; predispone ed elabora il conto pubblico territoriale.
    Svolge attività di indirizzo e di coordinamento in raccordo con il Segretario Generale in ordine alla predisposizione dei documenti programmatici relativi alla politica regionale unitaria nell’ambito del perseguimento degli obiettivi strategici stabiliti dall’Unione europea nonché la programmazione degli strumenti finanziari di attuazione della predetta politica unitaria e delle relative risorse di cofinanziamento comunitarie e nazionali nonché ordinarie di natura aggiuntiva.
    Gestisce le procedure amministrative relative ai provvedimenti attuativi dei programmi di sviluppo multisettoriali della Regione e controlla la realizzazione dei relativi interventi.
    Cura, attraverso la Cabina di Regia di cui all’art. 28 del Regolamento regionale n. 26/2017, la verifica preventiva delle proposte di atti concernenti la gestione del bilancio al fine di garantire la coerenza della gestione con la programmazione del bilancio regionale nonché i vincoli di spesa derivanti dalla normativa europea e statale.
    Ricopre il ruolo di Autorità di Certificazione ai fini della corretta effettuazione delle spese erogate a valere sui fondi comunitari, statali e regionali per l’attuazione dei Programmi Operativi.
    Coordina, anche su indirizzo degli organi di governo tramite la struttura del Segretario generale, le attività per la partecipazione della Regione Lazio alla formazione del diritto europeo e assicura il corretto adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, inclusi i procedimenti concernenti gli aiuti di Stato e le procedure di infrazione.
    Cura l’attività di rappresentanza politico-istituzionale dei molteplici interessi regionali presso l’UE e l’individuazione delle linee guida prioritarie nelle attività europee, assiste gli organi di direzione politica, coordina le attività di rappresentanza e di promozione della Regione e del territorio in ambito europeo e internazionale; cura, sulla base degli indirizzi della Giunta Regionale, i rapporti con le istituzioni comunitarie e con le Organizzazioni internazionali; cura i rapporti con la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE nonché l’Ufficio Europa; verifica lo stato delle procedure di approvazione dei programmi e dei progetti regionali, coordina le attività relative all’attuazione delle politiche comunitarie, supporta le Direzioni regionali durante le fasi di dialogo e di concertazione con le sedi istituzionali, le parti economico-sociali e i cittadini relativamente al recepimento ed all’attuazione della Strategia Europa 2020, coordina la partecipazione della Regione alle reti europee ed ai network tematici, coordina e promuove i rapporti della Regione sia con le altre Regioni europee che con le reti di Regioni strategiche.
    Gestisce il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NUV).
    Provvede alla gestione del sistema statistico regionale.

    DIREZIONE REGIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
    Provvede alla pianificazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuovendone l’integrazione funzionale con il S.S.R. Definisce il Piano socio assistenziale regionale, le modalità di finanziamento del sistema integrato, il fabbisogno di strutture residenziali e semi residenziali, le forme di integrazione dei servizi socio assistenziali con quelli sanitari e con programmi di inclusione. Favorisce la partecipazione del terzo settore e promuove modelli di welfare di comunità. Programma gli interventi a sostegno della persona e della famiglia con particolare riguardo agli interventi socio educativi per la prima infanzia e a sostegno della maternità e della genitorialità. Cura gli interventi a sostegno delle fasce deboli della popolazione attraverso servizi, contributi economici e di sostegno. Provvede alla definizione dei requisiti minimi e delle procedure per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi socio assistenziali, nonché degli indirizzi agli enti locali per l’esercizio dell’attività di vigilanza. Provvede all’attività di promozione e sostegno dell’organizzazione di volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale. Tiene i registri regionali delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale, nonché l’albo regionale delle cooperative sociali. Cura le iniziative e le attività volte a sostenere l’impresa sociale nel Lazio. Sostiene attività di formazione e aggiornamento sulle tematiche sociali rivolte agli operatori degli enti che operano nel settore. Promuove e coordina il settore del servizio civile attraverso la tenuta dell’albo regionale e l’accreditamento degli enti e delle organizzazioni, la valutazione e il monitoraggio dei progetti. Effettua studi ed analisi e sperimenta specifiche metodologie di ricerca, analisi e diffusione di modelli innovativi finalizzati al contrasto della povertà e dell’esclusione sociale. Svolge funzioni di organismo intermedio per la gestione FSE, POR 2014/2020. Provvede alle attività, ai programmi e alle iniziative nel campo dello sport e dell’attività motoria. Sostiene programmi ed iniziative per la promozione e la diffusione delle diverse discipline sportive e promuove un adeguato sviluppo dell’impiantistica sportiva. Cura tutti gli adempimenti relativi alle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (II.PP.A.B.) presenti sul territorio regionale, anche di carattere finanziario, ispettivo e di vigilanza.

    AREA ANTICORRUZIONE
    Cura l’adozione di procedure volte all’attuazione della normativa in materia di contrasto alla corruzione, monitorando il relativo stato di attuazione, coordinando a tale fine le strutture della Giunta Regionale; collabora con il responsabile del procedimento per l’elaborazione della proposta di piano della prevenzione previsto dalla legge 190/2012, che deve essere adottato dall’organo di indirizzo politico dell’amministrazione (art.1, comma 8); definisce procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione; collabora con il responsabile del procedimento per la verifica dell’efficace attuazione del Piano e la sua idoneità in relazione all’attività dell’amministrazione; propone modifiche al piano in caso di accertamento di significative violazioni o di mutamenti dell’organizzazione; verifica, d’intesa con il dirigente competente, l’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione; individua il personale da inserire nei percorsi di formazione sui temi dell’etica e della legalità.”


    Art. 8
    (Modifiche all’allegato “H” del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. L’allegato “H” del regolamento regionale n. 1/2002 e successive modificazioni è sostituito dal seguente:

    “Allegato H”

    CRITERI PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE

    A- Ambito di applicazione

    1. Le disposizioni di seguito riportate definiscono, ai sensi dell’articolo 162, comma 2, del regolamento di organizzazione, i criteri per il conferimento degli incarichi di Segretario generale, di direttore regionale, di dirigente di area, di uffici ovvero di posizioni dirigenziali individuali con funzioni di staff, ispettive, di studio, programma, ricerca, progetti e consulenza, a dirigenti regionali iscritti nel ruolo ed a soggetti esterni all’amministrazione regionale.
    2. Gli incarichi di Segretario generale e di direttore regionale sono conferiti:
    a) per quanto riguarda i direttori regionali ai soggetti di cui al paragrafo D, punto 17;
    b) per quanto riguarda il Segretario generale a soggetti di cui al paragrafo C, punto 10;
    3. Gli incarichi di dirigente di area, di ufficio sono conferiti:
    a) a dirigenti iscritti al ruolo, di cui all’articolo 170 del regolamento;
    b) ovvero ai soggetti di cui al punto 4.
    4. Gli incarichi di dirigente di area possono essere conferiti, fornendone esplicita motivazione, previo avviso pubblico, entro il limite percentuale previsto dall’art. 19, comma 6, del d.lgs. n. 165/2001 e successive modifiche a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile all’interno del ruolo, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio anche presso Pubbliche Amministrazioni, ivi compresa l’Amministrazione Regionale, nella posizione funzionale prevista per l’accesso alla Dirigenza che siano in possesso degli ulteriori requisiti previsti dall’art. 16, comma 2 della legge di organizzazione o provenienti dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato.
    Gli incarichi di cui al presente punto possono essere altresì conferiti a dirigenti di pubbliche amministrazioni, previo collocamento in aspettativa, fuori ruolo, in posizione di comando o analogo provvedimento secondo l’ordinamento dell’amministrazione di appartenenza, entro il limite percentuale previsto dal comma 5 bis dell’articolo 19 del d.lgs.n.165/2001.

    B - Requisiti generali e specifici

    5. Per il conferimento degli incarichi di cui ai punti 2 e 3, si tiene conto, in relazione alla natura ed alle caratteristiche degli obiettivi prefissati, con particolare riferimento alle esigenze di risanamento finanziario ed alla complessità della struttura interessata anche a seguito di processi di riorganizzazione:
    a) dei curricula in relazione alla natura ed alle caratteristiche delle funzioni connesse all’incarico;
    b) delle attitudini e delle capacità professionali del dirigente desunte anche dalle valutazioni di risultato in precedenza conseguite;
    c) dei risultati conseguiti in precedenza nello svolgimento di attività connesse agli incarichi da conferire (se disponibili).

    B1 - Curricula

    6. Costituiscono elementi di valutazione deducibili dal curriculum o dagli atti d’ufficio:
    a) il titolo di studio;
    b) le specializzazioni, le abilitazioni possedute in relazione alla posizione da ricoprire e l’iscrizione ad albi professionali, se richieste;
    c) la comprovata esperienza professionale, acquisita in pubbliche amministrazioni, in enti di diritto pubblico o in aziende pubbliche o private, maturati nella qualifica dirigenziale;
    d) la formazione manageriale.

    B2 - Attitudini e capacità professionali

    7. Costituiscono elementi di valutazione le capacità riconducibili alle seguenti caratteristiche:
    a) capacità di analizzare le criticità, valutando e approfondendo gli aspetti rilevanti dei problemi, unitamente alla capacità di rappresentarli e di proporre soluzioni innovative;
    b) capacità di definire obiettivi coerenti con le risorse disponibili, di valutare i vantaggi e gli svantaggi delle soluzioni individuate ponendo attenzione al rapporto costi e benefici;
    c) capacità di interagire con le altre strutture, valutando l’impatto delle proprie azioni all’esterno e di agire nella logica del vantaggio comune;
    d) capacità di gestire, organizzare e motivare i propri collaboratori favorendo anche lo sviluppo della loro professionalità e del loro potenziale;
    e) eventuali capacità specifiche relative alle competenze proprie della struttura da assegnare.

    B3 - Risultati conseguiti in precedenza

    8. In relazione allo svolgimento di attività connesse agli incarichi da conferire, si deve tenere conto della valutazione periodica dei dirigenti, nei casi in cui questa è prevista.
    9. I soggetti candidati dovranno, altresì, essere in possesso dei requisiti specifici previsti per le singole posizioni da indicare nello schema “A” allegato.

    C – Procedura di conferimento dell’incarico di Segretario generale

    10. Ferma restando la disponibilità del posto che si intende ricoprire, l’incarico di Segretario generale è conferito con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Presidente, a soggetti appartenenti al ruolo della dirigenza, nel rispetto dei vincoli di cui all’articolo 20, comma 5 della legge regionale n. 6/2002 e successive modificazioni, ovvero a soggetti appartenenti ai ruoli dirigenziali di altre amministrazioni, nel rispetto di quanto previsto dal citato articolo 20, comma 9, ovvero con contratto a tempo determinato per la durata massima di cinque anni, la cui scadenza non può oltrepassare quella della legislatura, a persone in possesso delle specifiche qualità professionali, nel rispetto dei limiti previsti dai commi 7 e 8 del citato articolo 20 della legge regionale n. 6/2002 e successive modificazioni e nel rispetto dei limiti di età di cui al decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari), convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
    11. La richiesta, formulata dal Presidente della Giunta regionale, alla quale è allegato lo schema “A” contenente l’indicazione delle caratteristiche richieste, è trasmessa dallo stesso al responsabile del ruolo. Il responsabile del ruolo pubblicizza gli incarichi da attribuire, mediante “Avviso informativo” da pubblicarsi sul sito web della Regione, sul BUR e dandone notizia sull’intranet regionale, indicando i requisiti richiesti e le caratteristiche del posto da coprire, secondo quanto definito nell’argomento “Requisiti generali e specifici”.
    12. I candidati presentano la domanda e il relativo curriculum contenente tutte le indicazioni necessarie a dimostrare il possesso dei requisiti e le caratteristiche richieste, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R. dell’avviso informativo di cui al punto 11.
    13. Il responsabile del ruolo trasmette le relative candidature alla Giunta regionale alla quale spetta individuare quella prescelta. La Giunta regionale procede all’esame delle candidature presentate dai soggetti iscritti al ruolo di cui all’art. 170 del regolamento e, qualora non siano rinvenute professionalità adeguate in relazione all’incarico da conferire, procede ad esaminare le candidature presentate dai soggetti esterni all’Amministrazione. In fase di esame dei requisiti e delle caratteristiche dei candidati dovrà essere svolta una valutazione concreta e differenziata in riferimento alla maggiore rispondenza delle caratteristiche stesse alle peculiarità del posto da ricoprire e agli obiettivi da raggiungere. Ai fini di tale valutazione, si precisa che l’enunciazione delle attitudini e capacità professionali di cui all’argomento “Requisiti generali e specifici” hanno, necessariamente una valenza generale; esse rappresentano i profili ideali da tenere in considerazione ai fini della valutazione.
    14. E’, inoltre, indispensabile che vengano attentamente considerate e valutate quelle esperienze professionali che appaiono particolarmente affini allo specifico ruolo da svolgere. L’individuazione di tali esperienze professionali, cui ricondurre le capacità attitudinali dei candidati, rientra nella discrezionalità del Presidente della Giunta, in quanto è a questi nota la particolare connotazione che si intende attribuire al ruolo da svolgere.
    15. La valutazione di cui ai punti 13 e 14, non vincolata da procedure di comparazione formale fra i dirigenti, è svolta dalla Giunta regionale che, a conclusione della stessa, provvede a conferire l’incarico con propria deliberazione, esplicitando nella stessa le motivazioni della scelta del soggetto a cui intende conferire l’incarico.
    16. La deliberazione di cui al punto 15 è trasmessa:
    a) alla direzione regionale competente in materia di personale, ai fini dell’aggiornamento dei dati e della predisposizione del relativo contratto individuale da sottoporre alla sottoscrizione del Presidente della Giunta;
    b) in via telematica, alla struttura competente per la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio.

    D – Procedura di conferimento degli incarichi di direttore regionale

    17. Ferma restando la disponibilità del posto che si intende ricoprire, gli incarichi di direttore di direzione regionale sono conferiti con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Presidente, a soggetti appartenenti al ruolo della dirigenza, nel rispetto dei vincoli di cui all’articolo 20, comma 5 della legge regionale n. 6/2002 e successive modificazioni, ovvero a soggetti appartenenti ai ruoli dirigenziali di altre amministrazioni, nel rispetto di quanto previsto dal citato articolo 20, comma 9, ovvero con contratto a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, nel rispetto nel rispetto dei limiti previsti dai commi 7 e 8 del citato articolo 20 della legge regionale n. 6/2002 e successive modificazioni.
    18. La richiesta, formulata dal Presidente della Giunta regionale, alla quale è allegato lo schema “A” contenente l’indicazione delle caratteristiche richieste, è trasmessa dallo stesso al Segretario generale, il quale si avvale del responsabile del ruolo.
    19. Il responsabile del ruolo pubblicizza gli incarichi da attribuire, mediante “Avviso informativo” da pubblicarsi sul sito web della Regione, sul B.U.R e dandone notizia sull’intranet regionale, indicando i requisiti richiesti e le caratteristiche del posto da coprire, secondo quanto definito nell’argomento “Requisiti generali e specifici”.
    20. I candidati presentano la domanda e il relativo curriculum contenente tutte le indicazioni necessarie a dimostrare il possesso dei requisiti e le caratteristiche richieste, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R. dell’avviso informativo di cui al punto 19.
    Il responsabile del ruolo trasmette le candidature al Segretario generale che valuta le domande in termini di rispondenza ai requisiti richiesti. Il Segretario generale trasmette le relative candidature alla Giunta regionale alla quale spetta individuare quella prescelta. La Giunta regionale procede all’esame delle candidature presentate dai soggetti iscritti al ruolo di cui all’art. 170 del regolamento e, qualora non siano rinvenute professionalità adeguate in relazione all’incarico da conferire, procede ad esaminare le candidature presentate dai soggetti esterni all’Amministrazione. In fase di esame dei requisiti e delle caratteristiche dei candidati dovrà essere svolta una valutazione concreta e differenziata in riferimento alla maggiore rispondenza delle caratteristiche stesse alle peculiarità del posto da ricoprire e agli obiettivi da raggiungere.
    Ai fini di tale valutazione, si precisa che l’enunciazione delle attitudini e capacità professionali di cui all’argomento “Requisiti generali e specifici” hanno, necessariamente una valenza generale; esse rappresentano i profili ideali da tenere in considerazione ai fini della valutazione.
    21. E’, inoltre, indispensabile che vengano attentamente considerate e valutate quelle esperienze professionali che appaiono particolarmente affini allo specifico ruolo da svolgere. L’individuazione di tali esperienze professionali, cui ricondurre le capacità attitudinali dei candidati, rientra nella discrezionalità del Presidente della Giunta in quanto è a questi nota la particolare connotazione che si intende attribuire al ruolo da svolgere.
    22. La valutazione di cui ai punti 20 e 21, non vincolata da procedure di comparazione formale fra i dirigenti, è svolta dalla Giunta regionale che, a conclusione della stessa, provvede a conferire l’incarico con propria deliberazione, esplicitando nella stessa le motivazioni della scelta del soggetto a cui intende conferire l’incarico.
    23. La delibera di cui al punto 22 è trasmessa:
    a) alla direzione regionale competente in materia di personale, ai fini dell’aggiornamento dei dati e per la predisposizione del relativo contratto individuale da sottoporre alla sottoscrizione del Presidente della Giunta;
    b) in via telematica, alla struttura competente per la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio.

    E – Procedura di conferimento degli incarichi di dirigente di area, dirigente di ufficio a dirigenti del ruolo regionale

    24. Ferma restando la disponibilità del posto che si intende ricoprire, gli incarichi di dirigente di area e di dirigente di ufficio sono conferiti a dirigenti regionali con atto di organizzazione del direttore della direzione competente in materia di personale, su proposta del direttore della direzione interessata, o anche d’ufficio.
    25. Ai fini di cui al punto 24, qualora vi siano dirigenti in disponibilità, ai sensi del comma 1 dell’articolo 177, il responsabile del ruolo, acquisiti i curricula dei suddetti dirigenti, provvede a trasmetterli ai direttori delle direzioni regionali che hanno strutture dirigenziali vacanti per l’affidamento dell’incarico, in caso di corrispondenza tra i requisiti richiesti per il posto da ricoprire, come individuati nello schema “A”, e quelli posseduti dall’interessato.
    26. Qualora non vi siano dirigenti in disponibilità, la ricerca delle professionalità avviene, su richiesta del direttore della direzione regionale competente, mediante pubblicazione di apposito avviso, cui è allegato il suddetto schema “A”, sull’intranet regionale. La pubblicazione è effettuata dal responsabile del ruolo, il quale, previa assegnazione di un termine non inferiore a 5 giorni lavorativi per la presentazione delle candidature da parte dei dirigenti interessati, provvede all’inoltro al direttore della direzione interessata delle candidature presentate dai dirigenti in possesso dei requisiti richiesti.
    27. Il direttore della direzione interessata procede alla valutazione dei requisiti e delle caratteristiche dei candidati. In fase di esame dei requisiti e delle caratteristiche dei candidati dovrà essere svolta una valutazione concreta e differenziata in riferimento alla maggiore rispondenza delle caratteristiche stesse alle peculiarità del posto da ricoprire e agli obiettivi da raggiungere. Ai fini di tale valutazione, si precisa che l’enunciazione delle attitudini e capacità professionali di cui all’argomento “Requisiti generali e specifici” hanno, necessariamente una valenza generale; esse rappresentano i profili ideali da tenere in considerazione ai fini della valutazione. E’, inoltre, indispensabile che vengano attentamente considerate e valutate quelle esperienze professionali che appaiono particolarmente affini allo specifico ruolo da svolgere.
    28. Ultimata la valutazione di cui al punto 27, il direttore della direzione interessata propone, al direttore della direzione competente in materia di personale, con adeguata motivazione, il nominativo del dirigente i cui requisiti meglio corrispondono alle caratteristiche del posto da ricoprire riportate nello schema “A”. Il direttore della direzione competente in materia di personale provvede, con proprio atto di organizzazione, al conferimento dell’incarico e procede al relativo aggiornamento dei dati in qualità di responsabile del ruolo, nonché alla predisposizione e alla sottoscrizione del relativo contratto individuale.
    29. La valutazione di cui al punto 27 non è vincolata da procedure di comparazione formale fra i dirigenti.
    Nell’atto di conferimento dell’incarico sono, comunque, esplicitate le motivazioni della scelta del soggetto a cui si intende conferire l’incarico stesso.
    30. E’ altresì facoltà del direttore della direzione regionale competente in materia di personale conferire, in deroga alla sopra descritta procedura di ricerca di professionalità all’interno del ruolo, incarichi dirigenziali diversi da quelli rivestiti, prima della scadenza dell’incarico in corso, qualora sussistano motivate esigenze organizzative, sempre che vi sia l’assenso del dirigente e sussista parità di posizione funzionale fra quella rivestita e quella da attribuire.

    F – Procedura di conferimento degli incarichi con funzioni di staff, ispettive, di studio, programma, ricerca, progetto e consulenza a dirigenti del ruolo regionale

    31. Ai sensi dell’articolo 162, gli incarichi con funzioni di staff, ispettive, di studio, programma, ricerca, progetto e consulenza sono conferiti, con atto di organizzazione del direttore della direzione regionale competente in materia di personale adeguatamente motivato a dirigenti regionali, posti a disposizione del responsabile del ruolo, ai quali non sia stato conferito uno degli incarichi di cui ai punti 2 e 3.

    F1 – Disposizioni comuni per gli incarichi di dirigente di Area e di Ufficio

    32. In caso di esito negativo della ricerca di professionalità all’interno del ruolo dovuto a:
    a) mancanza di requisiti generali e specifici richiesti per lo specifico incarico;
    b) motivate esigenze organizzative legate alla funzionalità delle strutture dirigenziali, anche a seguito di processi di riorganizzazione, nel caso in cui i dirigenti ricoprano altro incarico di rilevante importanza; è facoltà dell’amministrazione procedere all’attivazione della procedura prevista per il conferimento dell’incarico a soggetti esterni all’amministrazione regionale nei limiti delle percentuali definite al punto 4.

    G – Procedura di conferimento degli incarichi a soggetti esterni all’amministrazione regionale per gli incarichi di dirigente di Area e di Ufficio

    33. Gli incarichi di dirigente di Area e di Ufficio sono conferiti, con procedura ad evidenza pubblica, ai soggetti esterni all’amministrazione regionale di cui al punto 4.
    34. La richiesta è formulata secondo la procedura definita alla lettera E.
    35. Il responsabile del ruolo, su espressa richiesta del Segretario generale, ultimati gli adempimenti di competenza, pubblicizza gli incarichi da attribuire, mediante “Avviso informativo” da pubblicarsi sul sito web della Regione e sul B.U.R, indicando i requisiti richiesti e le caratteristiche del posto da coprire, secondo quanto definito nell’argomento “Requisiti generali e specifici”.
    36. I candidati presentano la domanda e il relativo curriculum contenente tutte le indicazioni necessarie a dimostrare il possesso dei requisiti e le caratteristiche richieste entro 10 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R. dell’avviso informativo di cui al punto 35.
    37. Il Segretario generale valuta le domande in termini di rispondenza ai requisiti richiesti e le segnala al Presidente della Giunta al quale spetta individuare la candidatura prescelta.
    38. Per l’esame dei requisiti e delle caratteristiche dei candidati si applica la procedura definita ai punti precedenti.

    H – Disposizioni generali

    39. I soggetti ai quali è conferito l’incarico di Segretario generale e di direttore di direzione regionale sottoscrivono un contratto individuale di lavoro disciplinato dalle norme di diritto privato, di durata non inferiore a tre anni e non superiore a cinque.
    40. I soggetti ai quali è conferito l’incarico di dirigente di area e dirigente di ufficio sottoscrivono un contratto individuale di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a tre anni e non superiore a cinque anni.
    41. Per gli incarichi con funzioni di staff, ispettive, di studio, programma, ricerca, progetto e consulenza, la durata del contratto può essere anche inferiore a quella prevista ai punti precedenti, in relazione rispettivamente al programma da svolgere.
    42. Per i dirigenti regionali la durata dei contratti di cui ai punti da 39 a 41, aggiunta all’età anagrafica o contributiva del dirigente interessato, non dovrà comunque eccedere il limite massimo previsto dalle vigenti disposizioni di legge in materia di quiescenza. I contratti stipulati per un tempo superiore a quelli previsti cessano comunque al compimento del limite massimo di età.
    43. I dirigenti di altre pubbliche amministrazioni in posizione di aspettativa, ai quali non si applicano le disposizioni di cui al punto 42, sono tenuti a comunicare tempestivamente all’amministrazione regionale il compimento del limite massimo di età o il raggiungimento dell’anzianità massima di servizio previsti dalle vigenti disposizioni di legge in materia di quiescenza.
    44. Non possono essere nominati per gli incarichi di cui al punto 1 i soggetti che si trovano nelle situazioni di incompatibilità e inconferibilità previste dalla vigente normativa in materia.


    Art. 9
    (Modifiche all’allegato “BB” del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1)

    1. L’Allegato “BB” del regolamento regionale n. 1/2002 è sostituito dal seguente:

    “Allegato BB”
    Struttura del trattamento economico omnicomprensivo annuo dei responsabili delle strutture di diretta collaborazione e dei responsabili delle segreterie del Presidente, del Vice Presidente, degli Assessori, del Capo di Gabinetto.


    Il trattamento economico omnicomprensivo annuo dei responsabili delle strutture di diretta collaborazione sottoelencate e dei responsabili delle segreterie del Presidente, del Vicepresidente, degli Assessori, del Capo di Gabinetto è determinato come segue:

    Capo di Gabinetto

    Dal trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo previsto per il Direttore regionale, integrato da un valore pari al 30% del predetto trattamento

    Vice capo di Gabinetto

    Fino all’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Segretario di Giunta

    Fino all’85% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Portavoce del Presidente

    Fino all’80% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Ufficio Stampa

    Comunicazione istituzionale

    Cerimoniale

    Relazioni internazionali e affari comunitari

    Ufficio legislativo

    Rapporti istituzionali e conferenza delle Regioni

    Struttura tecnica permanente per le funzioni di programmazione, valutazione e controllo

     Fino all’80% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Coordinamento delle politiche territoriali

     Fino all’80% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Progetti Speciali

     Fino all’80% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Agenda digitale

     Fino all’80% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Servizio documentazioni

     Fino all’80% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Social Media

     Fino all’80% dell’ammontare annuo lordo previsto per il Direttore regionale

    Responsabili delle segreterie del Presidente. Responsabile segreteria del Vice presidente, degli Assessori, dell’Ufficio del Capo di Gabinetto.

    Responsabile Ufficio di Scopo.

    Vice segretario di Giunta.

    Per i dirigenti regionali o di altre amministrazioni, dal trattamento economico in godimento, incluso il trattamento previdenziale.

    Per i dipendenti regionali o di altre amministrazioni, dal trattamento economico corrispondente a quello della categoria di appartenenza, integrato da un’indennità fino a 45 mila euro annui lordi.

    Per i soggetti esterni dal trattamento economico corrispondente a quello della categoria D, integrato da un’indennità fino a 45 mila euro annui lordi.

     

     Art. 10
    (Entrata in vigore)

    1. Le disposizioni di cui agli articoli 1,2,3,4,5,6 e 7 entrano in vigore a decorrere dal 1 giugno 2018.
    2. Le disposizioni di cui agli articoli 8 e 9 entrano in vigore a decorrere dall’ 8 maggio 2018.

         Il testo non ha valore legale; rimane, dunque, inalterata l’efficacia degli atti normativi originari.

Data di aggiornamento/verifica: 27/05/2021

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