Roma Pride 2023, la nota del Presidente Francesco Rocca
Sono molto rammaricato per l’occasione persa di costruire un dialogo maturo e scevro da ogni ideologia - fortemente voluto e sentito da me e dall’Amministrazione che rappresento - per promuovere una reale inclusione e combattere ogni forma di stigma e discriminazione.
Nessuno può mettere in discussione il mio pluriennale impegno sui diritti civili, il mio lavoro per aprire la prima casa rifugio Lgbtq+ d’Italia a Roma e la volontà di sostenere temi fondamentali e sensibili che nulla hanno a che vedere con la pratica dell’utero in affitto. Pratica che divide e spacca le coscienze e che, personalmente anche per esperienze dirette seguite da vicino, ritengo una forma di schiavitù e un grave sfruttamento del corpo della donna, in particolare nei paesi più poveri.
La Regione Lazio ha dovuto revocare il patrocinio alla manifestazione denominata “Roma Pride 2023” solo e soltanto per le palesi violazioni delle condizioni esplicitamente richieste agli organizzatori nel momento della concessione del patrocinio (che era stato accordato con le migliori intenzioni e in buona fede) e dunque anche del rispetto dovuto alle diverse sensibilità dei cittadini sull’utero in affitto.