Nuova Macchina di Santa Rosa a Viterbo, il presidente Francesco Rocca: «Patrimonio inestimabile di storia, cultura popolare e religiosità»
Il trasporto della Macchina, alta circa 30 metri per un peso di oltre 50 quintali, riconosciuto dal 2013 Patrimonio Immateriale dell’umanità dall’UNESCO, ogni anno viene fatto a spalla dai cento Facchini di Santa Rosa, dando vita a un evento unico nel suo genere
La nuova Macchina di Santa Rosa, come da tradizione, ha attraversato il centro storico di Viterbo per celebrare la patrona cittadina. Il trasporto della Macchina, alta circa 30 metri per un peso di oltre 50 quintali, riconosciuto dal 2013 Patrimonio Immateriale dell’umanità dall’UNESCO, ogni anno viene fatto a spalla dai cento Facchini di Santa Rosa, dando vita a un evento unico nel suo genere. Il modello viene cambiato ogni cinque anni con un bando promosso dal Comune di Viterbo. Quello attuale si chiama "Dies Natalis".
«È uno spettacolo entusiasmante vedere come, con il passare degli anni, lo spirito che anima i viterbesi nel voler rendere omaggio a Santa Rosa, sia sempre più vivo e radicato nei loro cuori, come se in essi fosse presente un codice genetico di ‘viterbesità’ trasmesso dai genitori ai figli. Ciò che rende un luogo vivo e capace di resistere all’usura del tempo è proprio la comunanza di valori, sentimenti e fede religiosa di una comunità. Sono molto legato a Viterbo e alla Macchina di Santa Rosa. La considero un patrimonio inestimabile di storia, cultura popolare e religiosità. Da parte della Regione Lazio non verrà mai meno il sostegno a tutte le iniziative che promuovano lo straordinario patrimonio culturale del nostro territorio». Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.