Legalità, dalla Regione un contributo per commemorare i caduti delle forze di Polizia in servizio
Assessore Regimenti: «La memoria ha la capacità di unire e rafforzare il sentimento di appartenenza, rendendo di fatto più solide le nostre istituzioni»
La Giunta regionale del Lazio presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell'assessore al Personale, alla Polizia locale, alla Sicurezza urbana, agli Enti locali e all'Università Luisa Regimenti, ha approvato una delibera con cui vengono destinate 30mila euro alle associazioni delle forze di polizie accreditate per le attività a sostegno degli orfani e dei congiunti del personale deceduto in servizio. In base alla legge regionale 10 del 2020 si dispone l'organizzazione di una cerimonia commemorativa in Consiglio regionale in occasione della Giornata della Memoria per gli appartenenti alle forze di polizia caduti nell'adempimento del dovere, vittime del terrorismo e della mafia che si celebra il 30 ottobre.
Nello specifico, 7.500 euro sono destinati come contributo al Fondo di Assistenza per il personale della Polizia di Stato; 7.500 euro quale contributo a favore dell'Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell'Arma dei Carabinieri; 7.500 euro a favore del Fondo di assistenza per i Finanzieri; 7.500 euro quale contributo per l'Ente di Assistenza per il personale dell'amministrazione penitenziaria.
«Onorare la memoria dei caduti in servizio delle forze di Polizia è essenziale per non rendere vano quel sacrificio e per rinsaldare i valori fondanti della nostra comunità – dichiara l’assessore Luisa Regimenti - la memoria ha la capacità di unire e rafforzare il sentimento di appartenenza, rendendo di fatto più solide le nostre Istituzioni. Quest'anno vogliamo coinvolgere le scuole nelle celebrazioni del 30 ottobre che si svolgeranno in Consiglio regionale per rinnovare e tramandare alle generazioni più giovani l'esempio degli eroi che si sono sacrificati per rendere l'Italia un Paese più giusto e libero. É importante che l'esempio e le idee degli uomini e delle donne caduti in servizio non restino confinati al passato ma possano camminare sulle gambe dei più giovani».
Data di aggiornamento/verifica: 16/10/2024