Presentato il bando per l'economia circolare delle imprese: 30 milioni di euro a favore di processi produttivi sostenibili
L'apertura è prevista per settembre 2024. Vicepresidente Angelilli: «Un'opportunità per le imprese di trasformare in maniera sostenibile i cicli produttivi e realizzare interventi per il pieno recupero degli scarti industriali. Continua la strategia regionale per integrare sviluppo industriale e tutela ambientale»
È stata presentata a Roma, presso lo spazio Europa Experience di piazza Venezia, la nuova misura della Regione Lazio per l’Economia Circolare delle imprese, a favore di processi produttivi sostenibili.
Hanno partecipato all’incontro Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione; Laura D'Aprile, capo dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica; Paolo Barberi, presidente Unicircular Assoambiente; Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova.
Nel corso della conferenza stampa è stato illustrato il bando, che con una dotazione complessiva di 30 milioni di euro, sostiene la realizzazione degli investimenti delle PMI del Lazio per la transizione verso un’economia circolare attraverso l’introduzione di eco-innovazioni nei cicli produttivi. Una riserva di 10 milioni è destinata ai progetti delle imprese aderenti a un’APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata).
L’importo minimo dell’investimento è di 150mila euro e il contributo, a fondo perduto, può arrivare ad un massimo di due milioni per ciascun progetto, con intensità di aiuto fino al 60%. Non è previsto invece un tetto massimo al valore complessivo di ogni progetto.
L’obiettivo di questa misura è di consentire alle imprese del Lazio di ridurre le quantità di scarti e rifiuti industriali attraverso il ricorso a strumenti e pratiche per l’economia circolare. In particolare, sostiene gli investimenti per la riduzione del consumo di risorse, la sostituzione dell’uso di materie prime primarie con materie prime secondarie, la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti, il riutilizzo e il riciclo degli scarti.
Tra gli obiettivi c'è anche l'innovazione nei prodotti, con particolare attenzione all'intero ciclo di vita, allungandone la durata e consentendo la riparabilità e la manutenzione delle parti tecnologicamente obsolete o danneggiate. Evitando inoltre di generare rifiuti non riciclabili o residui non riutilizzabili al termine del ciclo di vita, permettendone la smontabilità delle diverse componenti in relazione alle tipologie di materiali impiegati e al loro riutilizzo. Riducendo le risorse consumate, inclusa l’energia, durante l’utilizzo da parte dei consumatori rispetto a prodotti analoghi presenti sul mercato.
Le imprese interessate possono presentare domanda online, tramite la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova. La procedura è a sportello e aprirà per la metà di settembre 2024 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
«Dopo il bando per l’efficienza energetica, presentiamo oggi una nuova misura, aggiungendo un importante ed ulteriore tassello al programma regionale per la sostenibilità del nostro sistema produttivo. Un’opportunità per le imprese di trasformare in maniera sostenibile i cicli produttivi e realizzare interventi per il pieno recupero degli scarti industriali. Continua la strategia regionale per integrare sviluppo industriale e tutela ambientale, che vedrà a breve un bando sulle comunità energetiche ed un nuovo bando sull’efficientamento energetico» ha dichiarato Roberta Angelilli.
«La sfida per la transizione si vince se si è capaci di fare squadra e non lasciando da sole le imprese del Lazio. Il bando rappresenta, per le attività del nostro territorio, un’opportunità di adottare modelli produttivi più sostenibili ed efficienti. In questo modo, come Regione, ci impegniamo in maniera concreta per un futuro più green e responsabile. Attraverso progetti innovativi che riducano l'impatto ambientale e promuovano la circolarità delle risorse, le imprese del Lazio potranno contribuire a creare un'economia più solida e sostenibile per tutti. Insieme, possiamo fare la differenza e rendere il Lazio un modello di eccellenza in ambito ambientale» ha evidenziato Elena Palazzo.
«La sinergia tra amministrazioni è fondamentale per la transizione green e l’implementazione dell’economia circolare. In quest’ottica l’integrazione delle risorse nazionali destinate dal PNRR per l’economia circolare, con quelle a disposizione della Regione Lazio nella nuova programmazione comunitaria, consentirà di beneficiare di un effetto leva per tutti i settori interessati. Il Lazio, con 29 progetti ammessi a finanziamento per la linea dei “progetti faro” del PNRR, per un importo di quasi 49 milioni di euro, si pone al secondo posto in Italia per numero di interventi ammessi al finanziamento e contributi concessi. La realizzazione di questi progetti, unitamente a quelli che verranno realizzati dai beneficiari pubblici sempre con risorse PNRR, e l’aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti ai criteri del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti, consentiranno alla regione di realizzare un sistema di produzione e di consumo sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale» ha commentato Laura D'Aprile.
«Secondo i dati del Global Footprint Network, che ogni anno pubblica gli “overshoot days" identificando il giorno dell’anno in cui un singolo paese o la Terra hanno consumato più risorse naturali di quelle che è in grado di rigenerare, nel 2024 l’Italia ha consumato le proprie disponibilità il 19 maggio, l’Europa il 3 maggio e la Terra il 25 luglio. Questi dati testimoniano la valenza strategica dell’iniziativa della Regione Lazio che destina circa 160 milioni della nuova Programmazione per la transizione green delle imprese laziali. In particolare, il bando per l’Economia Circolare ha il merito di supportare le imprese che oggi consentono all’Italia di essere leader in Europa in questo campo. Mi auguro che, in linea con la volontà manifestata dalla Regione in questo piano, vengano presto messe in campo anche altre iniziative miranti a incentivare l’uso dei prodotti derivanti dal riciclo dei rifiuti, con particolare riferimento agli aggregati recuperati per la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali previste» ha concluso Paolo Barberi.